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Arsenico e vecchi scherzetti, verrebbe da titolare così la gara sprint brasiliana che ha determinato lo schieramento di partenza del GP del Brasile, che scatta alle 19 ora italiana di domenica. Una gara in cui la sorpresa Magnussen dalla pole position, si è goduto due giri davanti a tutti prima di scivolare in ottava posizione, utile per marcare l'ultimo punto assegnato con la gara sprint, ma lo svolgimento dei 24 giri brasiliani hanno portato alla luce vecchi screzi e dispetti fra compagni di squadra e alcuni conti da regolare. Ormai il mondiale è assegnato, restano le questioni personali e fra Alonso e Ocon, devono averne diverse visto come il francese ha dapprima spinto fuori alla curva 4 lo spagnolo che poi ha rotto l'ala in rettilineo dopo che Ocon si è spostato di colpo. I messaggi radio di Alonso sono stati evidenti, mentre Vettel, messo nell'erba a 300 all'ora dal compagno di squadra Stroll, ha solo laconicamente commentato con un OK verso il suo box.
E che dire di Sainz che con Verstappen, in testa fino al 15 giro dei 24 in programma, ha mollato una ruotata al neo campione del mondo? "Mi spiace, quando si lotta da vicino succede". Vero, intanto però fra tanto arsenico in pista gli unici che sembrano felici sono il duo della Mercedes. Russell che vince la sua prima gara di F.1, seppure una sprint valida per lo schieramento, e Hamilton che da ottavo arriva terzo ma partirà in prima fila al fianco del compagno perché Sainz ha sostituito il motore e scatterà 5 posti indietro, ovvero settimo. Due Mercedes in prima fila, roba da preistoria della F.1, ovvero 12 mesi fa. Il tempo da queste parti è relativo. Infatti non si vedevano due frecce d'argento là davanti da diverse gare e la rimonta che hanno fatto negli ultimi GP, con prestazioni in crescendo, al contrario di una Ferrari che sembra inchiodata e plafonata (Leclerc parte quinto ma non ha mai impensierito Perez là davanti) fa pensare a un futuro radioso per il duo di Brackley e un po' meno allegro per la coppia di Maranello.
E tutto questo in appena 24 giri di gara. Con il GP a distanza intera sarà interessante capire se la scelta di Verstappen di partire con le medie (unico insieme a Latifi a farlo) sia stato un modo per sondare la corsa vera e sacrificare la sprint oppure se in Red Bull hanno qualche problema da risolvere in questa occasione. Chiacchiere ormai inutili, coi titoli assegnati e due gare alla fine del mondiale, è solo una questione di vendette, conti da regolare e orgogli da soddisfare. Il resto non conta più.