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Se guardassimo solo alla situazione contrattuale in casa Red Bull, sembrerebbe che l’attuale line-up composta da Max Verstappen e Sergio Perez sia destinata a continuare almeno fino al termine della stagione 2026 di Formula 1. Ma le prestazioni in pista del messicano, ormai sprofondato in un baratro da cui non sembra potersi risollevare, raccontano un’altra storia. La sensazione che il posto di Perez fosse pericolante era arrivata al momento del cambio della guardia in RB tra Daniel Ricciardo e Liam Lawson, con quest’ultimo chiamato sostanzialmente a un provino di diverse gare per garantirsi una promozione di lusso.
Nelle ultime settimane, però, si è fatto largo anche un altro candidato. Rimasto fuori dai radar della F1 finché non è stato chiamato in corsa a sostituire Logan Sargeant in Williams, Franco Colapinto ha saputo farsi notare, sia per la sua personalità volitiva che, soprattutto, per la sua fierezza in pista. Il mix sapiente tra una certa sicurezza nelle sue abilità, la velocità e i guizzi che ha mostrato in pista hanno attirato anche l’attenzione della Red Bull, che secondo le voci circolanti nel paddock starebbe addirittura pensando di ingaggiarlo al posto di Perez e non, come si ipotizzava inizialmente, in RB.
In Brasile non è passata inosservata la visita di Christian Horner a James Vowles nel motorhome della Williams. Il team principal della scuderia di Grove ha scherzato sui motivi di questo incontro, dicendo che ci teneva a far provare al suo omologo della Red Bull il caffè del nuovo sponsor della Williams. Ma è evidente che di argomenti sul tavolo potessero essercene diversi, a cominciare dalla possibilità di svincolare Colapinto. Per debuttare in F1, Franco ha siglato un accordo pluriennale con la Williams, ma Vowles ha spiegato più volte di essere disposto ad aiutarlo a trovare una collocazione altrove. Il vero nodo è legato alla natura di un potenziale accordo con un altro team. Un conto è un prestito, un altro una rescissione, che dovrebbe essere compensata a dovere.
Alla luce dell’incontro tra Vowles e Horner, qualcuno ha anche ipotizzato un passaggio clamoroso di Carlos Sainz in Red Bull. Un’eventualità suggestiva, smentita però da Horner. In un’ìntervista concessa a talkSPORT, Horner ha sì definito Sainz “un grande pilota”, ma ha escluso che rientri nei piani della scuderia per il 2025. D’altronde, perché affrontare una trattativa complicata per assicurarsi i servigi di un pilota che fino a poco tempo fa era svincolato per il 2025 e avrebbe potuto essere ingaggiato senza problemi?
A ben vedere, Carlos Sainz sarebbe l’uomo ideale per il secondo sedile in Red Bull. Fiero, intelligente e determinato, Sainz coniuga una certa esperienza con la giusta velocità per poter portare a casa punti pesanti. Non avrà un talento eccezionale alla Verstappen, ma è sicuramente un ottimo pilota, che peraltro in casa Red Bull conoscono molto bene. E forse è proprio questo il problema. Verstappen e Sainz furono compagni di squadra in Toro Rosso all’inizio delle rispettive carriere in Formula 1, e ci fu qualche screzio, complicato anche dai rispettivi entourage.
Potrebbe proprio essere questo il motivo per cui la Red Bull ha deciso di non optare per Sainz, nonostante fosse disponibile sul mercato da tempo. Eppure, sarebbe stato lui la scelta migliore per la Red Bull, più di Lawson e di Colapinto. Franco è un pilota di grande talento, la cui spregiudicatezza fuori e dentro la pista lo rende un personaggio quasi d’altri tempi. E ha dalla sua il fatto di poter garantire sponsor e opportunità commerciali in Sudamerica. Il suo passaggio in Red Bull, però, sarebbe un rischio soprattutto per lo stesso Colapinto. D’altronde, è così che si svezzano i campioni.