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Yuki Tsunoda - ora è ufficiale - sostituirà Liam Lawson in Red Bull a partire dalla sua gara di casa, il Gran Premio del Giappone 2025 di Formula 1. Da Milton Keynes fanno sapere che la "condizione unica" di poter avere quattro sedili a disposizione consente alla Red Bull di perfezionare una "rotazione" tra i piloti. Secondo il team principal Christian Horner, la decisione di retrocedere Lawson in Racing Bulls è "puramente di carattere sportivo" ed è dovuta alla necessità di "proteggere e prendersi cura di Liam". "Dopo un inizio così difficile, ha senso agire rapidamente in modo tale che Liam possa acquisire esperienza". Viene da chiedersi come mai la Red Bull, vista l'inesperienza di Lawson e i suoi 11 GP all'attivo, avesse scelto Lawson per un ruolo per cui ora sostengano sia impreparato.
Allo stesso tempo, viene anche da domandarsi perché la Red Bull non abbia scelto direttamente Tsunoda se, come sostiene Horner, "la sua esperienza si dimostrerà di grande utlità per sviluppare la RB21", sulla quale - parole sue - "c'è molto lavoro da fare". La scelta della Red Bull di tornare sui suoi passi, a ben vedere, sottende in ogni caso un errore da parte del team, che sia la decisione comunicata oggi o quella presa a dicembre 2024 per il sedile al fianco di Max Verstappen. E la vera domanda, ora, è come andrà l'agognato debutto in Red Bull di Yuki Tsunoda, pilota costantemente ignorato dai top manager della scuderia per una promozione nonostante abbia battuto tutti i compagni di squadra che si è ritrovato accanto. Pure quelli - parliamo soprattutto di Daniel Ricciardo - "parcheggiati" nell'attuale Racing Bulls per valutarne il passaggio in Red Bull.
Tsunoda a nostro avviso è un pilota veloce, che negli anni ha saputo lavorare su sé stesso per smussare gli spigoli di una disposizione d'animo che spesso, con l'adrenalina della gara, si rivelava bizzosa. Ha anche accumulato una buona dose di esperienza nei suoi cinque anni in Formula 1, il che, inevitabilmente, lo pone su un piano diverso rispetto a Lawson. Ma il compito che si ritroverà a svolgere in Red Bull è tutt'altro che semplice. Senza aver mai provato prima la RB21, si ritroverà a correre il Gran Premio di casa su una pista molto tecnica e con gli occhi di tutti puntati addosso, a cominciare dai vertici di Honda che hanno creduto - e investito - su di lui negli anni. E lo farà con una monoposto tutt'altro che di facile interpretazione, per quanto da fuori, vista nelle mani di Verstappen, possa non sembrare.
Le preferenze di guida di Max Verstappen, che predilige monoposto con un anteriore puntato, taglientissimo, a discapito della stabilità del retrotreno, sono difficilmente replicabili da chi si trova a guidare la vettura gemella. E l'incertezza sul comportamento della macchina in risposta ai propri input è ciò che nel tempo ha eroso la sicurezza in sé di tutti i piloti che sono stati compagni di squadra di Verstappen dopo Daniel Ricciardo. A questa difficoltà se ne aggiunge un'altra. La RB21 è difficile da guidare persino per lo stesso Max, che più volte, sin dai test in Bahrain, se ne è lamentato. Cosa possa fare Tsunoda guidandola per la prima volta in un weekend di gara non possiamo saperlo, ma per lui non sarà semplice fare bene, pur con l'esperienza accumulata negli ultimi anni.
Nella giornata di test post-stagionali della Formula 1 ad Abu Dhabi, complice la possibilità per i giornalisti di restare in pitlane anche quando le macchine sono in pista, non avevamo potuto fare a meno di notare l'espressione pensierosa di Yuki mentre, con la tuta della Red Bull indosso, aspettava di mettersi al volante della RB20. Non potremo mai sapere cosa gli stesse davvero passando per la testa in quel momento, ma la sensazione è che Tsunoda stesse riflettendo sul fatto che non avrebbe mai avuto la chance di correre per la Red Bull in Formula 1, nonostante avesse superato tutte le sfide che gli erano state messe davanti. Ora avrà finalmente quell'occasione, ma in condizioni assolutamente sfavorevoli. Tsunoda, visto il passaggio di Honda con Aston Martin dal 2026, rischiava di non avere una collocazione in griglia per il prossimo anno. Quella in Red Bull è davvero la chance della vita, sta a lui sfruttarla al meglio delle sue capacità.