Formula 1. Williams, dopo gli incidenti di Albon e Colapinto in Brasile è crisi ricambi

Formula 1. Williams, dopo gli incidenti di Albon e Colapinto in Brasile è crisi ricambi
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Gli schianti occorsi ad Alexander Albon e Franco Colapinto in Brasile hanno messo in difficoltà la Williams: non è scontato che a Las Vegas entrambe le monoposto avranno la configurazione più recente
9 novembre 2024

Gli incidenti occorsi ad Alexander Albon e Franco Colapinto in Brasile hanno messo in ginocchio la Williams, a corto di ricambi. A Interlagos sia Albon che Colapinto sono finiti a muro in qualifica, e i danni alla FW46 dell’anglo-thailandese erano talmente ingenti da impedire ai meccanici di riparare la vettura in tempo per la gara. Colapinto, invece, è riuscito a prendere il via della corsa, ma è successivamente finito a muro, ferendo gravemente la sua monoposto.

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“Non c’è nessuna scuderia sulla griglia che può gestire cinque incidenti nell’arco di due weekend di gara”, ha osservato il team principal della Williams in un video rilasciato dopo il GP del Brasile. Agli schianti di Interlagos, infatti, si aggiungono i due incidenti di Albon in Messico, con il bizzarro contatto con Bearman nelle libere e il botto con Tsunoda in gara. “Semplicemente il numero di ricambi a nostra disposizione non è sufficiente per gestire un logorio di questo genere”.

E così per la Williams non sarà semplice presentarsi al meglio per la gara di Las Vegas, per cui Vowles dice di nutrire “grandi speranze”. “Eravamo veloci lì lo scorso anno, e sono sicuro che la nostra macchina possa offrire buone prestazioni in quelle condizioni”. “Cercheremo di fare il massimo per portare in pista due monoposto nella miglior specifica possibile, con ricambi sufficienti per permetterlo”, ha aggiunto il team principal.

La situazione non è per nulla semplice, e c’è la possibilità che solo la vettura di Albon possa presentarsi in pista a Las Vegas con la configurazione più recente. Se così fosse, l’obiettivo della Williams sarebbe portare la monoposto di Colapinto nella condizione più simile a quella dell’ultimo aggiornamento con le parti rimaste a disposizione. Ma in questa situazione complessa c’è almeno un fattore mitigante: le tre settimane che separano il GP del Brasile da quello di Las Vegas. Una pausa che, pur tenendo conto delle tempistiche per il ritorno delle vetture da Interlagos e la spedizione verso gli Stati Uniti, darà modo al team di poter intervenire.

Nell’era del budget cap, gli incidenti sono un problema anche per i team di fascia alta. Basti pensare che Sergio Perez usa una specifica vecchia del fondo per ragioni di risparmio. Lo schianto nelle FP2 in Messico di George Russell, poi, ha costretto la Mercedes a omologare un nuovo telaio, che quindi finirà nei costi di bilancio del 2024, riducendo la capacità della scuderia di portare altre piccole novità. Ma quando incidenti così succedono a una realtà piccola, diventa tutto più complesso.

La Williams si trova attualmente al nono posto nel mondiale costruttori, e i 27 punti che la separano dall’ottava classificata, la RB, sembrano difficilmente recuperabili. In ogni caso, Vowles ha spiegato che la gara del Brasile è stata solo “un contrattempo nel grande schema di un programma pluriennale”. “Il team sta attraversando un processo di rifondazione per tornare a vincere in futuro. Non succederà di colpo. Non è possibile senza un cambiamento significativo in questa organizzazione”. Ma per ora la Williams deve affrontare problemi decisamente più contingenti.

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