Formula 1 vs. Le Mans: freni, il confronto

La 24 Ore di Le Mans 2019 è alle porte: tra poche ore la seconda sessione di qualifiche stabilirà la griglia di partenza della classica del Circuit de la Sarthe. In attesa di sapere chi scatterà dalla pole position - Toyota è giocoforza la favorita della vigilia, imprevisti permettendo - diamo un'occhiata ad una componente fondamentale per una gara di durata, l'impianto frenante, facendo un paragone tra le LMP1 e le monoposto di Formula 1 grazie ai dati forniti da Brembo.

Se in Formula 1 le decelerazioni sono assai intense, con valori che superano i 5g - a Monza, ad esempio, si tocca quota 5,6g - l'intensità della frenata delle LMP1 non supera i 3,3g. A fare la differenza è la massa delle vetture: una monoposto di F1 presenta un peso minimo di 743 kg con pilota a bordo, mentre le LMP1 in pista a Le Mans hanno un peso minimo di 875 kg (o 830 kg nel caso della LMP1 non ibride).

La sollecitazione dell'impianto frenante è giocoforza molto più elevata nel caso della 24 Ore di Le Mans, vista la durata della corsa, esponenzialmente più lunga di un GP di F1, che non si protrae per più di due ore. Per fare un paragone significativo, Brembo ha scelto il circuito F1 più simile per lunghezza, tortuosità, collocazione geografica e clima al Circuit de la Sarthe: si tratta di Spa-Francorchamps. 

Nel corso del GP del Belgio di F1, le monoposto sono chiamate ad affrontare circa 310 frenate; a Le Mans, invece, le decelerazioni totali perfezionate da una LMP1 sono più o meno 4.200. Per rispondere a questa sfida, Brembo ha sviluppato soluzioni ad hoc servendosi della sua esperienza nelle gare di durata. I dischi in carbonio pensati per le LMP1 presentano uno spessore massimo di 32 mm e un diametro massimo di 370 mm. Il consumo è di 3/4 mm, contro 1 mm nel caso dei dischi per la F1.