Formula 1. Violento nubifragio in Brasile ma Verstappen non si fa intimorire: è pole!

Formula 1. Violento nubifragio in Brasile ma Verstappen non si fa intimorire: è pole!
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Il weekend della Sprint non più che significare imprevisti dietro l'angolo. Al Gran Premio di Formula 1 del Brasile 2023 tante sono state le sorprese. Una di queste non è sicuramente la pole position di Max Verstappen
3 novembre 2023

Come era il detto? Giovedì gnocchi, venerdì qualifiche se si tratta di F.1 nel week end di gara sprint. In Brasile a metterci lo zampino è stato il meteo con un violento nubifragio che a 5 minuti circa dalla fine ha di fatto sospeso la sessione. Poco male per Verstappen che aveva già capito che non c’era tempo da perdere e infatti l’olandese ha segnato l’ennesima pole della stagione, sancita dal gommino Pirelli firmato dall’ex interista Adriano, che ha pure indossato la maglietta della squadra milanese.

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Poi è toccato a Leclerc avere quel pizzico di fortuna che gli ha permesso di finire il giro e segnare il secondo tempo a quasi tre decimi da Verstappen: “Dopo curva 3 e 4 la macchina scivolava dappertutto e ho pensato di rientrare ai box, poi visto i nuvoloni in fondo al dritto ho pensato che era forse meglio completare il giro e mi sono ritrovato secondo. In vita mia non ho mai visto condizioni simili” e infatti il compagno Sainz, proprio nella curva indicata da Leclerc, è finito nell’erba per colpa del vento forte, stessa sorte a Perez, che ha beccato Piastri in testacoda e ha dovuto alzare il piede, finendo nono proprio davanti all’australiano.

La sorpresa di giornata si chiama Aston Martin con Stroll terzo e Alonso quarto, staccati i due di poco, 43 millesimi, quasi a indicare la soluzione dei problemi incontrati nelle due gare precedenti in cui le modifiche non avevano dato i risultati sperati. Seconda fila per loro, proprio davanti alle due Mercedes di Hamilton e Russell, che navigano a oltre 7 decimi da Verstappen: il confronto con l’anno scorso è impietoso e la dipartita di Elliot, il responsabile del progetto, che si è dimesso, fa capire molto bene da che parte stanno le responsabilità.

Poi una considerazione finale: su questa pista le condizioni cambiano spesso per via della gomma che si deposita sull’asfalto e per il meteo che in questa stagione è altalenante. Fare una qualifica al venerdì pomeriggio per una gara che si corre la domenica, è un terno al lotto perché le variabili in gioco sono tante che lo schieramento di venerdì può essere facilmente ribaltato la domenica. Forse piacerà a chi ama le variabili, di sicuro non permette di capire niente ai team, che hanno solo una sessione di prove al mattino, e ai piloti che devono tirare la monetina e sperare di averci azzeccato. Sabato mattina prove ufficiali per la gara sprint del pomeriggio, come dire che si ricomincia da capo e che quanto visto venerdì non vale più…

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