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Tra gli aspiranti nuovi team intenzionati ad approdare in Formula 1 nella seconda metà di questo decennio c'è anche Hitech. Attualmente impegnata nelle categorie minori, la scuderia ha annunciato di aver presentato la domanda di ingresso a margine di un comunicato stampa in cui si ufficializzava l'acquisto del 25% delle quote della controllante del team, Hitech Global Holdings Limited, da parte del magnate kazako Vladimir Kim. "Nel 2023, dopo 20 mesi di pianificazione e di preparazione nel quartier generale di Silverstone, Hitech ha presentato domanda di ingresso nel campionato mondiale di F1 a partire dalla stagione 2026. Un passo che completerebbe la presenza nelle categorie delle monoposto e dimostrerebbe che Hitech vanta le persone giuste, l'esperienza e le risorse necessarie per competere con i migliori team al mondo", si legge.
Il nome Hitech è fortemente associato a quello di Nikita Mazepin, che ha sempre corso nelle categorie propedeutiche della F1 sotto l'insegna del team. Ma con questa scuderia corse anche George Russell, nel GP di Macao. Negli anni il team ha anche creato una fattiva collaborazione con Red Bull, accogliendo i piloti del vivaio, come Sebastian Montoya, figlio d'arte che corre in F3 proprio per la Hitech, così come il nostro Gabriele Minì. La scuderia non ha vinto titoli né in F2, né in F3, ma nel tempo è arrivata a vincere gare con una certa costanza. Una base solida, insomma, su cui si punta per fare un salto tutt'altro che banale, a cominciare dai costi burocratici.
Per fare domanda per l'ingresso nel 2025, 2026 o 2027 - il termine in tal senso scadeva a metà maggio - le aspiranti nuove scuderie di F1 hanno dovuto non solo fornire informazioni dettagliate sulla propria realtà, ma anche pagare un contributo non rimborsabile di 20.000 euro. Nella fase successiva, in cui sono richiesti anche maggiori dettagli sul team, si devono versare 300.000 euro. Ma quali sono i fattori presi in considerazione per la decisione? Oltre ad aspetti tecnici e finanziari, per la prima volta saranno valutati anche altri parametri, come la sostenbiilità, l'inclusione e la varietà dei dipendenti delle scuderie che hanno presentato domanda.
La domanda di maggior peso è quella di Andretti e Cadillac, che hanno unito le forze per dare vita a un altro team americano. Sicuramente la scelta di un grande costruttore come General Motors di affiliarsi ad Andretti conferisce serietà al progetto, nato sotto la guida di Michael Andretti. Tra gli aspiranti team ci sono anche Formula Equal, scuderia che propone una divisione 50-50 tra donne e uomini per ogni ruolo all'interno dell'organizzazione, e il Panthera Team Asia. Se qualcuna di queste scuderie dovesse entrare nel 2025, dovrebbe pagare la somma di 200 milioni di dollari prevista per l'ingresso di un nuovo team secondo l'attuale Patto della Concordia, in essere fino al termine di quella stagione. Una cifra, questa, che per i team già presenti in F1 dovrebbe essere considerevolmente aumentata in futuro. In ogni caso, solo il tempo ci dirà se Hitech e le altre aspiranti scuderie riusciranno nel loro intento.