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Si chiama Stake, ma si legge ex Alfa Romeo Sauber, il team che oggi ha presentato la sua vettura per la stagione 2024 di Formula 1, la C44. È proprio la sigla della monoposto a tradire l'identità di una scuderia che ha cambiato tante denominazioni da quando fu portata nel Circus nel 1993 da Peter Sauber. Oggi si chiama Stake, come il title sponsor che si divide gli onori con Kick nel nome completo, ma domani, più precisamente nel 2026, sarà il team ufficiale di Audi in Formula 1. Due anni passano in un batter d'occhio, e a Hinwil si sta già lavorando per assicurarsi una transizione quanto più naturale, in parallelo allo sviluppo della power unit nello stabilimento di Neuburg, in Germania.
Tanti cambiamenti sotto la superficie richiedono una certa stabilità altrove. È per questo motivo che la Stake ha deciso di mantenere invariata la sua coppia di piloti, per il terzo anno consecutivo formata da Valtteri Bottas e Guanyu Zhou. Il 2023 non è stato un anno semplice né per l'allora Alfa Romeo, né per i suoi alfieri. Bottas ha talvolta offerto prestazioni sottotono, non riuscendo ad affrontare le difficoltà della scuderia alzando l'asticella con la propria esperienza. Zhou, invece, non ha mostrato la crescita che ci si attendeva dopo un anno da rookie in cui aveva avuto il pregio di sbagliare molto poco. Servirà un cambio di rotta per entrambi, perché mantenere il posto per il 2025 non sarà per nulla semplice.
Si diceva dell'imminente trasformazione in Audi, che potrebbe avere un certo influsso sulla scelta dei piloti per il 2025. Non è da escludere che il duo voluto dalla casa dei Quattro Anelli possa essere portato a Hinwil con un anno di anticipo rispetto al nuovo regolamento tecnico, per prendere le misure con un anno di rodaggio. Quelli che ora sono dei sedili di secondo piano potrebbero diventare molto appetibili, e Zhou e Bottas ne sono perfettamente consapevoli. L'obiettivo per la scuderia sarà fare meglio del nono posto nel mondiale costruttori dello scorso anno, con l'aiuto di un importante inserimento nell'organico tecnico.
Parliamo di James Key, subentrato nel ruolo di direttore tecnico a Jan Monchaux nel settembre del 2023. Viste le tempistiche del suo arrivo, l'apporto alla C44 dell'ex ingegnere della McLaren non può essere totalizzante. Ma la nuova monoposto rappresenta un nuovo ciclo, non solo per il nome e la livrea completamente rinnovata dopo l'addio dell'Alfa Romeo. La Kick Sauber C44 veste i colori dello sponsor, il nero e il verde evidenziatore. Il nuovo direttore tecnico ha definito la C44 una vettura "virtualmente nuova", rivelando che i tecnici della Stake avevano già preso una "direzione ambiziosa" prima che si unisse al team.
Tanto per cominciare, la Kick Sauber C44 presenta un'architettura diversa delle sospensioni anteriori. L'Alfa Romeo lo scorso anno vantava sospensioni push-rod sia all'anteriore che al posteriore, mentre ora quelle anteriori sono pull-rod e le posteriori push-rod. Dal punto di vista aerodinamico la Stake si spinge verso i concetti introdotti dalla Red Bull, con la parte inferiore delle pance spostata in avanti e il "vassoio" visto lo scorso anno sulla RB19. il roll hoop, invece, assume una forma più convenzionale rispetto a quella dello scorso anno, senza la lama verticale. Ma le novità non si fermeranno qui, visto che la Stake ha già programmato una serie di aggiornamenti definiti "aggressivi" da Key e che arriveranno nelle prime gare dell'anno.