Formula 1 Singapore 2014: i retroscena di Marina Bay

Formula 1 Singapore 2014: i retroscena di Marina Bay
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Tutti i retroscena del GP di Singapore, dallo specchietto che si stacca a Rosberg alla quantità di made in Italy sul circuito | <i>P. Ciccarone, Marina Bay</i>
19 settembre 2014

Specchietti da buttare

Strano ma vero anche in F.1 qualcosa viene fissata male. Stavolta è stato lo specchietto di destra della Mercedes di Nico Rosberg che dopo pochi giri della prima sessione si è staccato. Pronto Nico a raccattare il pezzo di vetro dal retrovisore, anzi a un certo punto ha pure cercato di rimetterlo in sede, ma visto che non si attaccava, Rosberg ha preso il vetro e lo ha scagliato lungo la pista. La sostituzione è avvenuta solo nel secondo turno, nel primo Rosberg ha girato senza vedere nulla dal lato destro, nel secondo ,invece, ha pure saltato un ingresso ai box tagliando la riga di entrata...

A Maldonado girano le... batterie

Gli organizzatori del GP di Singapore hanno regalato ai piloti un ventaglio con l’effige del leone, Maldonado si è presentato ai box sventolandolo davanti... agli attributi dicendo che serviva per non surriscaldare le batterie! E a proposito della Lotus, il pilota venezuelano ha usato termini abbastanza concreti per definire la mancanza di competitività. Il fatto che sia andato a muro nella FP2 non vuol dire, però, che volesse distruggerla per togliersela dai piedi anche se lo avrebbe fatto volentieri!

Sequestrato il box Catheram

Mercoledì sera, prima della gara, brutta sorpresa per il team Catheram che, arrivando nei box, ha trovato tutto chiuso e sigillato. Appena richiesto il motivo di tale chiusura, si è scoperto che non erano stati pagati i debiti con il circuito dell’anno precedente e che, nonostante che il saldo del 2014, pagato in anticipo come richiesto, fosse regolare, a Singapore hanno ricordato che mancava all’appello la cifra dell’anno prima. E parlando di debiti si è pure scoperto che Tony Fernandez, l’ex proprietario del team, non aveva saldato altri conti di alberghi, ristoranti e pure la festa d’addio alla scuderia... A questo punto viene in mente una frase di Trulli quando lasciò il suo volante a Kovalainen nel 2011: “visti i pagamenti non ricevuti negli ultimi tempi e vista la macchina, meglio prendere lo stipendio e lasciarli al loro destino!”. Aveva avuto ragione...

Grave lutto per Mazzoni

Il telecronista della RAI, Gianfranco Mazzoni, è stato colpito da un grave lutto familiare alla vigilia del GP di Singapore con la perdita della cara mamma. Infatti la voce della RAI è giunta in autodromo solo all’ultimo momento, dimostrando professionalità e serietà estrema anche in un momento così difficile. All’amico Gianfranco vanno le condoglianze della redazione e degli amici del paddock F.1.

Mercoledì sera, prima della gara, brutta sorpresa per il team Catheram che, arrivando nei box, ha trovato tutto chiuso e sigillato. Appena richiesto il motivo di tale chiusura, si è scoperto che non erano stati pagati i debiti con il circuito dell’anno precedente

Attenti alla fermata metrò

Capita, specie all’estero, che qualcuno capisca male un nome pronunciato in maniera non perfetta. A un collega della carta stampata era stata data indicazione, esatta, della fermata del metrò per giungere in pista. E il povero collega, ligio alle indicazioni, si è fatto 5 km a piedi girando in tondo quando, se fosse arrivato a piedi dal suo hotel, di strada ne avrebbe percorsa molto meno. Tutta colpa delle due fermate in successione: Escalade e Promenade. Simili nella pronuncia, ma diverse come distanza. Quella giusta era Promenade...

Singapore made in Italy fino al 2017

Dopo che l’impianto luci del GP fu costruito dalla Valerio Maioli impianti di Ravenna, l’appalto è stato rilevato dala DZ di Forlì dopo la chiusura delle attività della VMI. La soddisfazione per l’impresa romagnola è che gli organizzatori hanno rilanciato l’accordo fino al 2017 compreso, quindi altri tre anni di esclusiva per una soluzione tecnologica italiana che fu la prima a illuminare un circuito di F.1. Abu Dhabi e Bahrain, infatti, sono arrivate dopo e solo grazie ad alcuni ... aiutini inglesi che hanno tagliato le gambe alle imprese italiane, ma almeno a Singapore tutto è rimasto uguale.

Monza da ristrutturare

Fra le richieste avanzate da Bernie Ecclestone per mantenere il GP a Monza c’è anche quella di ristrutturare alcuni servizi, non solo tribuna stampa e box ma anche servizi igienici e altre strutture per il pubblico. Ivan Capelli, presidente AC Milano, dice che al momento Bernie non ha avanzato alcuna richiesta specifica, avendoci parlato solo per poco tempo e senza entrare nel dettaglio, ma la voce arriva dalla stampa inglese e si può stare certi che qualcosa di vero, purtroppo, salterà fuori e che Monza dovrà mettere mano al portafogli oltre il preventivato...

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