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Nemmeno il tempo di partire, nemmeno il tempo di percorrere quattro curve che l’errore è dietro l’angolo. Kimi Raikkonen, in bagarre con Gutierrez dopo aver superato Alonso al via, arriva largo in una curva a destra, esce nella via di fuga in asfalto e ritorna in pista saltando sul cordolo e sull’erba sconnessa.
Un impatto violentissimo
Nell’atterrare in piena velocità, Kimi perde il controllo (forse perché nella botta perde carico aerodinamico o rompe qualcosa nella sospensione) fatto sta che la sua macchina sbanda e si gira centrando il guard rail sulla destra con un impatto devastante, rimbalza in pista, viene evitata di un soffio da Kobayashi che oscura Massa (partito malissimo) e grazie ai riflessi del brasiliano, che manda in testacoda la Williams, colpisce solo col retrotreno e con la gomma la parte anteriore della Ferrari, che va a sbattere di muso contro l’altro guard rail.
Attimi infiniti
Passano attimi lunghi, Kimi non esce dalla vettura, intervengono i medici, viene esposta la bandiera rossa e qua si comincia con le grandi incongruenze di questa F.1. La prima, Kimi finisce sull’auto medica dopo essere uscito da solo dall’abitacolo, i commissari (come prassi) non si avvicinano più e aspettano che siano i medici a farlo.
Portato nel centro medico del circuito Kimi è stato sottoposto ai controlli. Si sospettava la frattura della caviglia destra, poi alla fine gli esami non hanno dato esiti di fratture, ma solo di contusioni ed escoriazioni alle ginocchia e alla caviglia in questione. Di sicuro Raikkonen salterà i test previsti questa settimana a Silverstone.
“Passano attimi lunghi, Kimi non esce dalla vettura, intervengono i medici, viene esposta la bandiera rossa e qua si comincia con le grandi incongruenze di questa F.1”
Incongruenze in sequenza
La serie di incongruenze comincia con la bandiera rossa. La gara si considera non effettuata se un incidente la ferma nei primi due giri. Ebbene in F.1 no. La bandiera rossa indica la zona di parco chiuso dove non toccare le macchine, in F.1 invece tutti in griglia nelle posizioni precedenti all’interruzione e con i meccanici a lavorare e cambiare gomme e regolare alettoni, tanto che Chilton, che torna ai box, viene penalizzato perché non poteva farlo.
Di solito la gara si accorcia, invece no. 52 i giri previsti e 52 quelli fatti. Dal prossimo anno partenza da fermo dopo una safety car. Qui c’è stata la bandiera rossa ma invece di farli ripartire da fermo li fan partire dietro alla safety car. Una incongruenza bella e buona viste le decisioni regolamentari del futuro.
Non si capisce se sia carne o pesce. Di sicuro una grossa confusione e una battuta per sdrammatizzare: Kimi è fortunato, perché fra normale e suonato dopo un botto del genere (a quasi 280 orari…) non vedi la differenza!