Formula 1: sette novità da sapere in vista della stagione 2025

Formula 1: sette novità da sapere in vista della stagione 2025
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Manca sempre meno all'inizio della stagione 2025 di Formula 1: ecco sette novità da sapere in vista del GP d'Australia
16 febbraio 2025

Si potrebbe erroneamente pensare che essendo questa l’ultima stagione con l’attuale regolamento tecnico, che verrà stravolto nel 2026, nulla cambierà a partire dal primo appuntamento, il Gran Premio d’Australia 2025. Eppure, alcune sostanziali novità ci sono eccome, dunque scopriamone alcune.

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La prossima stagione di Formula 1 è ormai alle porte con solamente poche settimane che ci separano dai test in Bahrain che daranno il via al countdown che ci separerà dal primo dei ventiquattro Gran Premi previsti per quest’anno. Oltre ai numerosi cambi di casacca, dall’approdo di Lewis Hamilton in Ferrari passando a Carlos Sainz in Williams, senza dimenticare i sei rookie che debutteranno in pista, alcune novità riguardano anche il regolamento. In totale sono sette e scopriamole per essere preparati al meglio alla settantacinquesima edizione della Formula 1, al via il 16 marzo in Australia.

Addio al punto addizionale del giro veloce

Risale al 2019 la regola che assegna un punto aggiuntivo al pilota più veloce in gara, ma solamente se rientra nella top 10. È sicuramente un incentivo a spingere al massimo, fino alla bandiera a scacchi, ma molto spesso questo punto in più ha portato ad alcune discordie. Infatti, non di rado ci sono stati episodi in cui i piloti siano rientrati ai box per montare un set di gomme nuove per siglare il tempo più basso degli altri in top-10. Per questo motivo, la FIA ha deciso di eliminarlo.

Un esempio è stato quando a Singapore con Daniel Ricciardo è rientrato per una sosta aggiuntiva per strappare via il punto a Lando Norris, punticino che avrebbe potuto, col senno di poi, far pendere l’ago della bilancia del titolo mondiale verso Max Verstappen. Il restante sistema di assegnazione di punti, invece, rimane invariato con i primi dieci che ottengono un punteggio alla bandiera a scacchi del Gran Premio e ai primi otto nella Sprint.

Via al sistema di raffreddamento

Se le previsioni meteo dovessero prevedere temperature superiori ai 31°C, che sia nel corso della Sprint o del Gran Premio, la FIA potrà dichiarare il rischio calore. I team saranno tenuti ad installare un sistema di raffreddamento obbligatorio. Questo, ovviamente, comporterò un aumento del limite di peso della monoposto: 2 kg in più per le sessioni di libere, qualifiche e qualifiche Sprint, un totale di 5kg per la mini-gara o il Gran Premio.

Il sistema di raffreddamento del conducente è "definito come un sistema il cui unico scopo è quello di fornire ulteriore raffreddamento al conducente", ed è impostato per essere consegnato sotto forma di una camicia ignifuga che consente di pompare un fluido attorno a una serie di tubi. Include anche una pompa, tubature e un accumulatore termico per generare il raffreddamento (come un blocco di ghiaccio).

TPC: limitazioni per i piloti titolari

In vista della pausa invernale, soprattutto del debutto di Lewis Hamilton in Ferrari, sicuramente avrete letto la dicitura “TPC” che vuol dire Testing of Previous Cars, ovvero l’obbligo per i team di utilizzare una monoposto vecchia di almeno due anni per i loro test. Il regolamento è stato modificato includendo una restrizione anche temporale. I team hanno a disposizione 20 giorni in pista per i test TPC nell’arco dell’anno solare, mentre i loro piloti titolari solamente quattro giorni, dove non possono superare il limite di 1000 km in totale. Questo, però, non limita i test organizzati dal fornitore degli pneumatici o per gli shakedown.

Più rookie in pista

Dal 2022, i team sono obbligati a far scendere in pista al posto dei piloti titolari dei rookie per almeno due sessioni di prove libere. L’obbligo è stato esteso anche per la stagione 2025, ma i debuttanti avranno più tempo a disposizione. Infatti, la FIA ha deciso di aumentare a quattro (due a pilota titolare) le FP1 destinati ai giovani piloti.

DRS: nuova restrizione

La FIA ha inasprito le normative tecniche relative all'alettone posteriore e al DRS (Drag Reduction System), con le modifiche principali incentrate sulla definizione dello stato di attivazione e sulla limitazione a due sole posizioni (chiuso e aperto). Questa nuova direttiva tecnica è stata introdotta per arginare la questione “mini-DRS” della McLaren, in cui gli elementi superiori di un'ala posteriore si inclinano all'indietro in velocità per ridurre la resistenza. Saranno inoltre effettuati test più rigorosi sullo spazio tra le fessure dell'ala posteriore per limitare il livello di flessione accettabile, passando da un carico applicato di 10 newton a uno di 30 newton. Al momento la FIA ha deciso di agire solo all’ala posteriore, ma dal nono appuntamento stagionale, il Gran Premio di Spagna, misure più rigide verranno introdotte anche all’ala anteriore.

Niente qualifiche per meteo avverso? La FIA ha deciso come agire

Sicuramente in molti si ricorderanno del Gran Premio del Brasile 2024, quando i piloti non hanno potuto svolgere le qualifiche a causa delle condizioni meteo avverse, rimandando il tutto al mattino dalla gara. Per trovare una soluzione più chiara che possa guidare i direttori di gara qualora dovesse ricapitare una situazione del genere, la FIA ha deciso di definire la griglia di partenza, anche della Sprint, in base alla posizione in classifica piloti. In entrambi i casi, se l'ordine del campionato piloti non può essere utilizzato (come nel primo round della stagione), allora un ordine di griglia sarà deciso a discrezione degli steward.

È stato anche chiarito il modo in cui verrà stilata la classifica delle qualifiche nel caso in cui più piloti non riescano a stabilire un tempo in Q2 o Q3 (o SQ2 o SQ3). Mentre i piloti continueranno a essere ordinati in base al fatto che hanno iniziato un giro lanciato, prima di coloro che hanno lasciato i box per tentare un giro, se ci saranno piloti che non faranno segnare un tempo sul giro e non potranno essere distinti in base a queste metriche, verrà utilizzato l'ordine del segmento precedente della sessione. Ad esempio, se due piloti iniziano a percorrere giri lanciati in Q3 ma non riescono a completarli a causa di una bandiera rossa e non stabiliscono un tempo, verranno classificati in base a chi è stato il più veloce tra loro in Q2.

Test post-stagionali di Abu Dhabi: novità in vista del 2026

Quest'anno i test di fine stagione ad Abu Dhabi avranno una forma leggermente diversa, a causa dell'importante modifica ai regolamenti che entrerà in vigore nel 2026. Mentre il test per giovani piloti si svolgerà come di consueto, con un'auto attuale utilizzata da un pilota che ha preso parte a non più di due Gran Premi, la seconda auto dovrà essere una “mule car” adattata allo scopo di testare gli pneumatici del 2026.

Tali pneumatici avranno dimensioni e specifiche diverse rispetto alla gomma Pirelli del 2025 e anche le caratteristiche prestazionali previste per la prossima generazione di auto saranno diverse; quindi, i team potranno utilizzare sia la loro auto del 2025, sia qualsiasi auto dei quattro anni precedenti, che sia stata "adeguatamente modificata allo scopo di fornire al fornitore di pneumatici designato un mezzo per testare in pista i suoi futuri prodotti".

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