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Poco prima del via delle prove libere del sabato mattina, sul motor home della Pirelli, sono stati riuniti tutti i team manager della F.1 con in più il presidente della FIA, Jean Todt e i due responsabili Liberty Media per conto della FOM Chase Carey e Sean Bratches oltre al rappresentante della Pirelli. La discussione è stata lunga e le posizioni, da quanto siamo riusciti a sapere, ancora distanti.
Dopo il rinvio, avvenuto in Canada due settimane fa, è stato lo stesso presidente Todt a volere guardare negli occhi tutti quanti per capire i margini di manovra. Le posizioni su molti punti sono concordi, diciamo al 70 per cento, quello che non torna sono altri aspetti commerciali, economici, divisione premi e riduzione spese coi relativi controlli. Chiaro che i team ricchi vogliano mantenere certi privilegi ed è chiaro che i piccoli vogliano più soldi e meno tecnologia da comprare da chi i motori li fa.
Il costo indicativo, imposto dalla federazione, dovrebbe essere di 15 milioni a stagione sempre con un numero massimo di 3 motori all'anno, cifra che i costruttori faticano a praticare per varie ragioni, non ultimi i costi di sviluppo durante l'inverno. Le posizioni oltre che distanti vedono su fronti diversi anche i team satelliti. Se Haas e Alfa Sauber sono sodali con Ferrari, e gli incontri con lo stesso Ad Camilleri lo hanno dimostrato, il resto va in ordine sparso, specie sotto l'egida Renault, mentre Mercedes ha saldamente in mano Williams e Sport Pesa.
Insomma, il rinvio ad ottobre è certo, quello che invece manca ancora è una decisione a maggioranza che coinvolga tutti. Nel meeting si è parlato anche di gomme, perché le accuse di Helmut Marko alla Pirelli sono sembrate eccessive e creano polemiche inutili: "Ad Abu Dhabi abbiamo portato l'anno scorso le nuove coperture. Abbiamo tratto indicazioni e poi le abbiamo fatte provare a Barcellona nei test invernali. Nelle prime gare è andato tutto bene, adesso invece Marko si lamenta e lancia ombre su una Casa che della correttezza ne ha fatto una bandiera. Il peggio sono alcuni che vanno dietro a queste cose e creano polemiche inesistenti. Abbiamo costruito le gomme come hanno voluto i team, le abbiamo fatte provare e ci hanno detto che andavano bene e ora ci accusano di favoritismi...". Analisi impeccabile e razionale. Ma vallo a spiegare a chi vede complotti dappertutto...