Formula 1: Red Bull, perché i tifosi sono già stufi del dominio di Max Verstappen?

Formula 1: Red Bull, perché i tifosi sono già stufi del dominio di Max Verstappen?
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Sono passati meno di due anni dall'inizio dello schiacciante dominio di Max Verstappen in Formula 1, eppure molti tifosi si sono già stufati della Red Bull. Com'è possibile?
19 marzo 2024

Sono passati meno di due anni da quando Max Verstappen e la Red Bull hanno iniziato il proprio dominio in Formula 1, eppure tantissimi fan sono già stufi. L’inizio della stagione 2024, con due vittorie da parte dell’olandese, sembra una naturale prosecuzione di quello che abbiamo visto lo scorso anno. Chi pensava che la scelta di Adrian Newey e dei suoi tecnici di cambiare la filosofia aerodinamica della monoposto potesse essere un boomerang ha già capito di aver preso una cantonata, e lo sconforto si fa sempre più vocale sui social. Ma com’è possibile che ci sia già questo malcontento?

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La storia della F1, dopotutto, è costellata di domini da parte di una singola scuderia. La sfida tecnologica che rappresenta il cuore della massima categoria del motorsport ha spesso un chiaro vincitore, che grazie al vantaggio competitivo accumulato in precedenza riesce ad alzare ulteriormente l’asticella, guadagnando ancora terreno. Solo per citare i casi più recenti, Ferrari, Red Bull e Mercedes hanno primeggiato per lunghi periodi di tempo negli ultimi vent’anni. Chi invoca il Balance of Performance in F1 bestemmia: è giusto che chi lavora meglio possa godere in pista dei frutti di questo sforzo.

È facile capire perché in Italia nessuno si lamentasse quando Michael Schumacher riusciva a vincere un mondiale a luglio con la Ferrari. Correva il 2002 quando il Kaiser chiuse la partita a Magny-Cours, e ci vollero almeno altri due anni – e una monoposto francamente poderosa come la F2004 – prima che si decise di dare un taglio al dominio con un cambiamento regolamentare. La stessa strada perseguita, con tempi più lunghi, pure con la Mercedes, la cui performance fu strozzata dalle modifiche al regolamento nel 2021.

Anche se nel nostro paese in pochi parteggiavano per Lewis Hamilton, inviso ai più perché troppo vincente e accusato dai più fantasiosi di essere un campione “cartonato”, gonfiato dalla performance della sua monoposto, ci vollero anni prima che anche i più entusiasti si stufassero. Nelle prime tre stagioni di dominio Mercedes ci fu la lotta aperta tra Hamilton e Rosberg, e nel 2017/2018 la Ferrari fu in lizza per il mondiale almeno nella prima parte della stagione. Oggi la supremazia della Red Bull è schiacciante, e c’è una punta sola. Ma il fastidio viene anche da altro.

I nuovi tifosi della Formula 1, arrivati grazie a Drive to Survive all’epoca della pandemia, si sono visti offrire su un piatto d’argento una delle stagioni più interessanti della storia della categoria, se non la migliore in assoluto. Il 2021, con quella battaglia senza esclusioni di colpi tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, un intreccio degno del miglior scrittore, costituisce qualcosa di sostanzialmente irripetibile. Ma chi si era approcciato solo di recente alla F1 non poteva saperlo. Non ha aiutato la contrapposizione impietosa tra un mondiale senza precedenti e stagioni senza mordente.

Chi invece segue la F1 da più tempo dovrebbe essere abituato ai domini. Ma anche questa categoria di appassionati sembra essere esasperata da Max Verstappen. Il motivo, a nostro avviso, è da ricercare nell’eccessivo numero di gare per stagione. All’epoca d’oro della Ferrari a inizio anni Duemila c’erano 17/18 GP all’anno, oggi siamo arrivati a quota 24. Il susseguirsi in rapida velocità di corse con lo stesso epilogo non fa altro che ingozzare gli spettatori di un piatto indigesto. La volontà di Liberty Media di capitalizzare sul successo della F1 aumentando i GP sta avendo un effetto boomerang. E così, dopo meno di due anni, Max Verstappen e la Red Bull hanno già stufato.

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