Formula 1: Red Bull, i numeri di un dominio esagerato

Formula 1: Red Bull, i numeri di un dominio esagerato
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Per capire quanto sia esagerato il dominio esercitato dalla Red Bull in Formula 1 basta guardare la classifica piloti e quella costruttori
24 luglio 2023

Un dato solo basta per capire il dominio Red Bull e le difficoltà dei rivali nel mantenere il loro passo. Guardate la classifica piloti: Verstappen primo con 281 punti. Ora date uno sguardo a quella costruttori e vedete che Mercedes, ovvero Hamilton e Russell messi insieme, arriva a 223. Cioè quando Verstappen dice che da solo potrebbe vincere il mondiale costruttori, i tifosi di casa nostra si armano di pernacchie e insulti dandogli del montato, esaltato, gasato o quello che volete. Poi date uno sguardo alla classifica e vedete come Max ha detto la verità. Starà sulle scatole a molti, destino di tutti i grandi, ma i numeri, quei numeri, dicono che ha ragione.

Che sia merito della Red Bull, appare evidente, come è evidente un altro dato: Sergio Perez, secondo in classifica piloti con 171 punti, vale più della Ferrari che con Sainz e Leclerc è a 167. Ovvero, se Perez da solo vale più di due Ferrari, è plausibile e giustificato che Verstappen da solo valga più di tutta la Mercedes. Un paradosso amplificato dai tempi sul giro in gara, visto che nel suo passaggio più veloce ha rifilato oltre un secondo al primo inseguitore e due al secondo.

Un dominio esagerato, che fa storcere il naso a qualcuno, alla ricerca dell’inghippo. Se non ci riescono i commissari tecnici, che di sicuro hanno più elementi in mano del tifoso a casa, e non ci riescono nemmeno i rivali, che non sono certo delle signorine sprovvedute al ballo di ingresso in società, vuol dire che l’insieme di fattori messi in campo da Red Bull, Honda e piloti, è tale da fare una differenza abissale.

C’è anche da dire che questa F.1 ha dei grossi problemi di comprensione. Perché se in qualifica girano sul piede di 1’16’’ e poi in gara il più veloce è sul 1’20 ovvero 4 secondi in più (per non dire dei tre quarti di gara corsi sul piede del 1’23-1’24, cioè 8 secondi in più) vuol dire che non stanno correndo al massimo, ma fanno a chi arriva più lontano consumando meno gomme e benzina. I tempi in cui Schumacher, in Ungheria, faceva 4 pit stop, girando con tempi da qualifica, sono un lontano ricordo. Adesso è Formula Ragionieri e i migliori contabili stanno alla Red Bull. Ops, ogni riferimento al budget cap è puramente casuale…

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