Formula 1: quanto c’è di Charles Leclerc nella pole della Ferrari in Azerbaijan?
Sembra quasi incredibile dirlo, visto il travagliato inizio della stagione 2023 di Formula 1 per la Rossa, ma ci sarà una Ferrari in pole position nel Gran Premio dell’Azerbaijan. A Baku sul giro secco l’ha spuntata Charles Leclerc, capace di mettersi alle spalle i due piloti della Red Bull, Max Verstappen e Sergio Perez. Ma quanto c’è di Charles e quanto della sua Ferrari SF-23 in questo risultato perentorio?
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Per scoprirlo, bisogna innanzitutto ripercorrere il crono che è valso a Leclerc la partenza al palo. Charles non ha potuto fare la differenza sul dritto, dove la Red Bull si è dimostrata ancora una volta imbattibile. Ma si è distinto in curva. Le immagini on-board restituiscono la naturale capacità di Leclerc di accarezzare il limite, andando a sfiorare i muretti e riuscendo nel contempo a preparare al meglio l’uscita dai cambi di direzione.
Dare una spiegazione razionale a questa sua capacità è impossibile, perché un approccio come quello di Leclerc è basato sull’istinto. Su quel senso per il giro secco che, a nostro avviso, lo rende il miglior interprete della qualifica nella F1 di oggi. È una danza che rapisce, vista da fuori. E che dimostra come Leclerc sia in grado di preparare al meglio la qualifica, spacchettando prima il giro, portandosi volontariamente al limite, e poi mettendo insieme i pezzi.
Leclerc, poi, con Baku ha un feeling di vecchia data. Nel 2017 in Azerbaijan mise a segno una prestazione memorabile in Formula 2, a pochi giorni dalla scomparsa di suo padre. Poi sono arrivate le pole in F1, tra cui spicca quella del 2021, con una monoposto mediocre. E ora questo nuovo acuto, probabilmente favorito anche dalla sua capacità di trovare subito il feeling con il tracciato, anche a fronte di una sola sessione di prove libere disputata questa mattina.
Il distacco rimediato da Carlos Sainz – ben otto decimi – la dice lunga sulla prestazione di oggi di Leclerc. E fa pensare, al netto dell’evidente mancanza di feeling dello spagnolo con Baku, che ci sia moltissimo di Charles in questo risultato. Senza long run nelle FP1, il resto del weekend è un’incognita. È il paradosso del nuovo format della Sprint, per cui sappiamo già di venerdì pomeriggio chi scatterà in pole nel GP di domenica, ma non abbiamo contezza del passo gara dei vari team. Resta la testimonianza del connubio magico di Leclerc con questa pista, come ipnotizzante è l’istinto che lo porta ad accarezzare il limite, portandosi là dove in pochi hanno il coraggio di arrivare.
