Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Monza trema. Che ci sia maretta nella dirigenza dell’autodromo di Monza è risaputo, ma in tanti non hanno ancora percepito l’ampiezza delle inchieste della Magistratura e della Guardia di Finanza che hanno acquisito alcuni documenti riguardanti anche la F.1 e il GP d’Italia.
L’unica cosa che si sa è della sospensione dell’ingegner Giorgio Beghella Bartoli, mentre il direttore Enrico Ferrari deve mandare una lettera in risposta alle contestazioni ricevute dai vertici della SIAS. A molti è sembrato un regolamento di conti interno alla struttura, partito un paio d’anni fa con le candidature alla presidenza dell’AC Milano. Di sicuro non è un bel momento per l’impianto più famoso d’Italia nel mondo e se la magistratura dovesse scoprire delle irregolarità, sarebbe una figuraccia internazionale.
Ecclestone: "Monza? Si può anche saltare"
Di certo, con la crisi europea e i circuiti stranieri che premono per avere un GP, il messaggio che è trapelato dagli uffici di Bernie Ecclestone a Valencia è molto chiaro: “Sono anni che non corriamo in Francia e abbiamo saltato anche il Belgio, non è detto che si debba correre per forza anche a Monza. E non esiste solo Monza di circuito in Italia…”. Come dire uomo avvisato…
Audetto non si muove
Detto dei problemi dell’autodromo di Monza, sono circolati anche un paio di nomi per le sostituzioni al vertice del circuito. Uno dei nomi fatti era quello di Daniele Audetto, ex DS Ferrari e Lancia, che attualmente vive a Valencia: «Nessuna intenzione di muovermi dalla Spagna, c’è il mare che a Monza manca…», ma un rifiuto pare essere arrivato anche dal direttore dell’autodromo di Vallelunga, Alfredo Scala, che da Roma ha fatto sapere di non voler accettare. Altri nomi stanno circolando, ma prima di decidere il da farsi, sarà il caso di fare chiarezza su molte cose.