Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
La Formula 1 annuncia un piano di sostenibilità ambientale sfidante: raggiungere quota emissioni zero entro il 2030. L'iniziativa riguarderà sia le vetture di F1 che l'attività in pista e il resto delle operazioni della categoria. Il progetto promosso da Liberty Media è stato sviluppato di concerto con la FIA, i team di Formula 1, i promoter, i partner e degli esperti nel settore della sostenibilità. La riduzione del carbon footprint della F1 inizierà da subito.
Da sempre all'avanguardia sul fronte della tecnologia nel settore automotive: attualmente la power unit della F1, la più efficiente al mondo per il rapporto tra potenza e consumi, rappresenta il punto di partenza ideale per sviluppare ulteriori soluzioni che possano ridurre e successivamente eliminare le emissioni, dando vita ad un powertrain a zero emissioni. Non solo: la F1 annuncia iniziative per rendere «ultra-efficienti» la logistica e i viaggi dei team e per utilizzare energie rinnovabili per uffici e fabbriche.
Entro il 2025, poi, tutti i GP saranno ecosostenibili: l'uso della plastica sarà bandito, e tutte le tipologie di rifiuti saranno riciclate, riutilizzate o compostate. La F1 proporrà ai fan soluzioni più green per raggiungere i circuiti. «Lanciando la prima strategia di sostenibilità della storia della F1, riconosciamo il ruolo fondamentale che tutte le organizzazioni devono ricoprire nell’affrontare questo problema globale», spiega il CEO e presidente di Formula 1, Chase Carey.
«Facendo leva sull’immenso talento, passione e spinta all’innovazione di tutti i membri della comunità della F1, speriamo di avere un impatto positive significativo sull’ambiente e sulle comunità in cui operiamo. Le azioni che implementeremo d’ora in avanti ridurranno il nostro impatto ambientale e renderanno la F1 ad impatto zero entro il 2030», aggiunge Carey.
«Il nostro impegno per la protezione dell’ambiente a livello globale è cruciale. La FIA accoglie con favore questa iniziativa della Formula 1. Non è solo incoraggiante per il futuro del motorsport, ma può anche generare benefici per la società in generale – ha dichiarato il presidente della FIA, Jean Todt -. Questa strategia è in linea con le iniziative cominciate qualche anno fa dalla FIA con la creazione dell’Environmental Accreditation Programme, e, più di recente, della Commissione per l’Ambiente e la Sostenibilità della FIA, e di ricerche per carburanti da corsa rinnovabili».