Formula 1: nuovo asfalto a Monza, ecco cosa comporta per le gomme Pirelli

Formula 1: nuovo asfalto a Monza, ecco cosa comporta per le gomme Pirelli
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Il direttore di Pirelli Motorsport, Mario Isola, spiega l'influsso che il nuovo asfalto di Monza può avere sugli pneumatici
30 agosto 2024

Il weekend di gara del Gran Premio di Monza 2024 di Formula 1 vedrà una variabile dal peso importante: il nuovo asfalto. Ma quali conseguenze potrebbe avere sul fronte degli pneumatici? “Ci potrebbe essere un surriscaldamento maggiore rispetto a quello dell'anno scorso perché l'asfalto è molto nero e quindi sappiamo che in condizioni di bel tempo, che è quello che ci attendiamo, si scalderà di più”, ha spiegato Mario Isola, il direttore di Pirelli Motorsport, in un incontro con la stampa italiana cui ha partecipato anche Automoto.it.

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Quando l'abbiamo misurato noi superava già i 50 gradi, per cui avremo un asfalto sicuramente caldo, e che in più ha ancora uno strato di bitume in superficie – ha aggiunto Isola -. Questo si traduce in una rugosità più bassa, il che farebbe pensare a un asfalto con meno aderenza. In realtà c’è del grip adesivo, il che ci fa ritenere che l’aderenza possa essere meglio di quella dello scorso anno”.

“Tanto grip vuol dire generare calore - con poca usura per via dell’asfalto liscio – che rimane nel bulk della gomma, e crea il surriscaldamento di cui parlavamo. Sono questi gli elementi che abbiamo raccolto sin dalla prima misurazione dell'asfalto, che c'è stata prima delle vacanze. Poi abbiamo effettuato dei test con delle vetture GT e abbiamo raccolto dei dati che confermano un miglior grip della pista. Dovremo però valutare la ghiaia, che ora è molto più vicina al cordolo e nelle prove con le GT è stata portata in pista. Da parte nostra ci sarà molta attenzione nel controllare eventuali taglietti generati dalla ghiaia”.

Non è da escludere poi il fenomeno del blistering, anche se Isola specifica che con “le mescole di ultima generazione è praticamente scomparso, però potrebbe esserci un po' di porosità superficiale, più che un vero e proprio blistering. La riasfaltatura di Monza è diversa rispetto a quella perfezionata a Spa, pista su cui si è intervenuto solo in alcuni punti. “Con differenze di asfalto – specifica Isola – si notava una variazione importante di grip, avvertita anche dai piloti”. A Monza, invece non sarà così: “l’asfalto non è esattamente uguale lungo tutto il giro, ma è abbastanza coerente”.

In ogni caso, Pirelli si attende un’evoluzione marcata della pista, “visto che a causa dei lavori effettuati a Monza c’era parecchia polvere, che andrà a pulirsi nel corso del fine settimana”. Non essendo prevista pioggia, comunque, non ci sarà un “reset della pista da un giorno all’altro”. Insomma, la variabile asfalto, insieme alle modifiche apportate ai cordoli, potrebbe andare a dare pepe nel contesto di una F1 in cui anche il più piccolo dettaglio può fare una differenza sostanziale.

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