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Poche righe diffuse nella chat che l’ufficio stampa della FIA ha con i giornalisti accreditati, in cui si dice che il direttore di gara Niels Wittich si è dimesso con effetto immediato dalla sua carica e che a partire dal prossimo GP di Las Vegas sarà Rui Marques (provenienza F.3 e F.2) a prenderne il posto. La notizia colpisce per l’improvvisa partenza di colui che, in coppia con Freitas, aveva sostituito Michael Masi dopo il controverso GP di Abu Dhabi del 2021. Ma che fra il tedesco e i piloti non corresse buon sangue, era emerso nel corso di svariate tensioni e infrazioni contestate. Dai piercing di Hamilton all’obbligo delle mutande ignifughe e ad altri episodi in gara, dalle parolacce di Verstappen e Leclerc penalizzate in maniera diversa.
Aveva stupito il tono pesante del comunicato della GPDA, il sindacato dei piloti, che si lamentava proprio, fra le altre cose, di questi controlli e della piega che aveva preso il mondiale. Se guardate i report dei dopo gara, ci sono centinaia di documenti in cui per ogni presunta infrazione, il collegio dei commissari deve emettere una sentenza, una decisione, spesso sfociata in un nulla di fatto. Una complicazione frutto del metodo di lavoro di Wittich che coi piloti si è subito trovato in contrasto. Lui per ribadire chi comandava, loro per ribadire che da professionisti sanno che fare. Adesso, dopo il duro comunicato contro il presidente FIA, Ben Sulayem, cui non è mai giunta una risposta, fa eco la clamorosa dimissione dal ruolo di direttore di gara di Wittich, che potrebbe essere la prima merce di scambio fra i piloti e la FIA in merito alle regole, alcune complicate e a volte bislacche, in cui i piloti si sono trovati, per la prima volta, tutti uniti nel contestare il potere federale.
E’ solo il primo atto di una guerra partita coi piercing di Hamilton e le mutande di Alonso per arrivare adesso alle clamorose dimissioni del direttore di gara. Chiaro che qualcosa non torni e che si sia arrivati al punto di non ritorno. Vedremo se col nuovo direttore le cose cambieranno in meglio o se ci saranno altri colpi di scena verso quello che qualcuno dice a mezza voce ma nessuno conferma: ovvero la scissione della F.1 dal potere federale per agire come entità autonoma. Negli sport USA professionistici è la base, che stia per accadere anche nel motorsport?