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Il regolamento tecnico per la stagione 2022 di Formula 1 è stato concepito per facilitare le lotte corpo a corpo, rendendo le monoposto meno vulnerabili alle scie grazie a una significativa semplificazione dell'aerodinamica. La perdita di carico dovuta alla vicinanza con la vettura che si insegue, secondo i calcoli resi noti dalla FIA lo scorso anno, dovrebbe scendere dal 35% al 4% a 20 metri di distanza. Questi accorgimenti dovrebbero rendere meno difficili i sorpassi, a tutto vantaggio dello spettacolo. In un contesto normativo volto a insaporire le battaglie in pista, la presenza del DRS sembra superflua. Ma questo sistema sarà impiegato anche nel 2022.
Il fatto che alcune delle monoposto presentate finora non presentino il DRS nelle loro versioni embrionali non significa che questa tecnologia non sarà usata. Il DRS ci sarà, e l'apertura di 85 mm sarà invariata rispetto allo scorso anno. A differire saranno gli effetti. Se nel 2021 il carico aerodinamico sul posteriore della vettura era di circa il 33%, con le monoposto 2022 il carico previsto sarà inferiore, intorno al 25%. Ne consegue che l'ala posteriore, in rettilineo, genera minor resistenza, e l'efficacia del DRS sarà ridotta rispetto al 2021.
Ma a influire sull'efficacia del DRS pensa anche il disegno delle nuove ali posteriori. Le paratie laterali, infatti, ora si integrano con i flap esternamente, con delle forme tondeggianti. L'aria che investe l'ala avrà filetti fluidi diversi e non più concentrati sul flap superiore del sistema DRS. Ai lati esterni avranno meno influenza aerodinamica perchè si disperderanno in vortici maggiori. Il vantaggio aerodinamico e l'incremento della velocità di punta, quindi, dovrebbero risultare leggermente inferiori rispetto al 2021.
I detrattori del DRS e dei sorpassi artificiali che ne derivano non devono però disperare, visto che si tratta di un sistema potenzialmente in via di estinzione. Se il nuovo regolamento tecnico dovesse davvero risultare efficace nel rivitalizzare l'azione in pista, è altamente probabile che il regno del DRS, cominciato nel 2011, finisca. Per ora, però, il DRS c'è. Anche se in alcuni casi ancora non si vede.
Ha collaborato al testo Gabriele Pirovano, autore dei disegni