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Scena uno prima, tanto per dirla alla festival del cinema di Venezia: Domenica mattina, prima del via del GP d’Italia, Cernobbio, meeting degli industriali, arriva la bordata di Marchionne.
«Dal punto di vista economico la gestione di Montezemolo è impeccabile per i risultati conseguiti, dal punto di vista sportivo no, non vinciamo niente dal 2008 nonostante abbiamo i migliori piloti del mondo, i migliori tecnici, i meccanici migliori e le migliori strutture questo non è accettabile, la Ferrari vive di corse e il bilancio parla da solo. L’uscita di scena di Montezemolo non è in agenda, ricordo anche che nessuno è indispensabile a questo mondo, ma un settimo e un dodicesimo posto a Monza non sono accettabili.»
Se ci fosse stato lo spazio per una mediazione, non erano certo queste le parole adatte a calmare gli animi e c’è da chiedersi se alla fine la cosa sia utile alla Ferrari.
Scena uno, seconda, domenica pomeriggio, dopo gara nei box del circuito. Niki Lauda, responsabile Mercedes, a dire la sua e lo fa come al solito senza andare tanto per il sottile: «Capisco Marchionne e la sua voglia di vittorie, e la cosa gli fa onore. Forse Marchionne non sa, o non ha capito, che quest’anno si è partiti da zero, tutto il passato ce lo siamo scordati e non serve più. La Renault e la Ferrari hanno sbagliato i motori, vero, solo noi di Mercedes ci siamo riusciti ma l’anno prossimo si cambia tutto all’80 per cento, quindi Ferrari tornerà al vertice. La Red Bull ha vinto gli ultimi 4 mondiali e quest’anno è sparita, guardate dove è.»
“Capisco Marchionne e la sua voglia di vittorie ma forse, criticando Montezemolo, non tiene conto che nello sport si è ripartiti da zero...”
«L’errore grosso è un altro: Mercedes ha una grande tecnologia coi motori ibridi - prosegue Niki Lauda - abbiamo vetture stradali sviluppate negli anni, il gruppo Fiat non ne ha neanche una e per questo è in ritardo, dapprima industriale e poi sportivo. In F.1 ci vuole tempo per vincere e per crescere, la Red Bull aveva il miglior tecnico al mondo, ci ha messo 4 anni per vincere un titolo e anche noi in Mercedes quattro anni fa abbiamo pagato dazio. Montezemolo conosce le corse, conosce l’ambiente e queste cose le sa bene. Quando cambiano le regole cambia tutto, ed è più facile sbagliare che indovinare le nuove monoposto. Se queste critiche le avesse fatte l’anno prossimo lo avrei capito, ma in questa stagione no».