Formula 1: Max Verstappen è il vero sconfitto delle qualifiche di Baku

Formula 1: Max Verstappen è il vero sconfitto delle qualifiche di Baku
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Max Verstappen esce sconfitto dalle qualifiche del Gran Premio dell'Azerbaijan di Formula 1. Favorito per la pole, si è ritrovato terzo. E, soprattutto, alle spalle del rivale per il titolo, Lewis Hamilton
5 giugno 2021

È Max Verstappen il vero sconfitto delle pazze qualifiche del Gran Premio dell’Azerbaijan 2021 di Formula 1. Il favorito per la pole position a Baku si deve accontentare del terzo posto, alle spalle di una prima fila composta da Charles Leclerc e da Lewis Hamilton. Ed è un risultato che brucia parecchio. Lo si è visto chiaramente a caldo: Charles e Lewis, entrambi soddisfatti, chiacchieravano sereni, mentre lo sguardo di Max prometteva scintille. Che non sono mancate, perché sono volati improperi nelle interviste di rito.

Charles il fulmine si è reso protagonista di una tempesta perfetta, cogliendo un ottimo giro sfruttando la scia dell’uomo che gli partirà accanto. La bandiera rossa a fine Q3, causata da Tsunoda, ha fatto il resto. La fortuna aiuta gli audaci, d’altronde, e Leclerc lo è stato, senza commettere errori nel momento clou. Ha sbagliato ieri, ma oggi è stato impeccabile. Il risultato è una pole fortunosamente meritata, che in pochissimi avrebbero potuto prevedere.

Lewis, invece, ha portato la Mercedes là dove non si meritava di essere. Trovare lo spunto in qualifica è stato un supplizio, perché la W12 non riusciva a scaldare le gomme. Due giri di riscaldamento sono bastati a Hamilton, ma non a Valtteri Bottas, sempre vulnerabile quando lo è la Mercedes. Il risultato è un distacco abissale, di oltre un secondo, dal compagno di squadra. Il merito di questo gap va ricercato nell’aggressività di Hamilton. E che non sia stata una passeggiata lo dimostra l’affanno di Lewis via radio.

Su una pista su cui la Mercedes fatica così tanto, soprattutto sul giro secco, la Red Bull non avrebbe dovuto steccare la qualifica. Verstappen la pole se la sarebbe dovuta prendere, perché in un mondiale così convulso ogni lasciata è persa. Sicuramente la Dea Bendata non l’ha aiutato, ma avrebbe dovuto e potuto fare meglio quantomeno di Hamilton. Ed è questo il dato che brucerà di più per la scuderia di Milton Keynes e per la sua punta di diamante.

Perché Leclerc, nella lotta mondiale, può solo avere un ruolo di disturbatore. Quindi la sua pole conta, ma fino ad un certo punto. Brucia molto di più, per Max, ritrovarsi alle spalle del rivale per il titolo, cosa tutt’altro che scontata alla vigilia. E Verstappen deve cercare di incanalare la sua evidente rabbia nel modo più costruttivo domani, perché un atteggiamento caotico in partenza potrebbe essere controproducente. Il passo della Red Bull è migliore di quello della Mercedes, ma Max deve ricordarsi che un campionato di 23 (presunte) gare è una maratona, non uno sprint.

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