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Spettacolo doveva essere e spettacolo è stato. Max Verstappen ha vinto la sua 18esima gara della stagione, segnando un nuovo record (con Red Bull a quota 20 successi in un anno) ma la corsa dell’olandese non è stata di quelle facili, visto che Leclerc con la Ferrari, gli ha reso la vita difficile per quanto ha potuto. Una Las Vegas che in pista ha regalato spettacolo come non si vedeva da tempo, con tre piloti capaci di prendere la testa della gara e un rookie come Piastri autore del giro più veloce. Una gara fatta di rimonte e lotte con un finale all’ultimo giro dove Leclerc ha infilato Perez con la seconda Red Bull soffiandogli il secondo posto e relegando il messicano al terzo. Ennesima beffa per Sergione dopo l’arrivo in volata in Brasile dove anche lì, all’ultimo giro, ha perso la posizione.
E’ stata una gara segnata da una virtual safety car per sgombrare i rottami della partenza, in cui Alonso ha gettato lo scompiglio finendo in testa coda coinvolgendo Bottas e Perez (ala rotta) e indirettamente Sainz, che partiva 12 dopo la penalizzazione del venerdì per le sostituzioni dei pezzi dopo aver centrato un tombino rotto. Lo spagnolo con la seconda Ferrari è risalito fino al sesto posto, aumentando il bottino di punti per la Ferrari nella corsa al secondo posto costruttori visto che la Mercedes è finita dietro con entrambe le macchine di Hamilton e Russell, come dire che Abu Dhabi sarà la corsa della verità per la rossa alla conquista del posto d’onore.
La corsa, come detto, è vissuta sullo spettacolo e su una partenza in cui Verstappen ha dato il peggio di sé, infilando Leclerc e accompagnandolo fuori pista. I 5 secondi di penalità sono anche sembrati insufficienti visto che non è la prima volta che Max fa manovre del genere e che certi comportamenti andrebbero segnati in maniera diversa, ma il regolamento prevede 5 secondi e tali sono stati. Nel primo stint la Red Bull ha consumato troppo le gomme anteriori e il pit stop anticipato ha permesso a Leclerc di passare in testa. Poi c’è stata l’uscita di Norris, la prima safety car di giornata e i primi pit in cui la Ferrari ha pasticciato un po’ con 3.9 secondi su Leclerc che però ha mantenuto la posizione.
Seconda safety car dopo ennesima toccata fra Verstappen e Russell, con questi che chiudeva l’olandese e si beccava i 5 secondi di penalità che a fine gara lo hanno relegato in ottava posizione. E qui riemerge Perez che risale, riprende Leclerc lo passa e va al comando, ma il pilota Ferrari ha replicato a muso duro e passa di nuovo in testa. Verstappen ha recuperato e uno dopo l’altro infila prima Perez e poi Leclerc portandosi di nuovo al comando. Perez sorprende ancora Leclerc ma il ferrarista all’ultima chicane, risponde con un sorpasso deciso e si riprende la prima posizione.
Bandiera, fuochi d’artificio, spettacolo e via con le premiazioni con il contorno tipico di Las Vegas, fatto di luci, suoni, show improbabili ma che piacciono molto agli americani. I 350 mila spettatori presenti e la classifica di Forbes che ha scritto che l’attesa per la F.1 a Las Vegas fosse superiore alla finale del Super Bowl, hanno fatto il resto. Il contratto di 3 anni più 7 di opzione per il comune, adesso deve essere analizzato solo da un aspetto economico. Se il ritorno F.1 sarà superiore a quello che intascano i casinò con le solite giocate, lo show proseguirà per il decennio. In caso contrario si chiude. Tipica logica Made in USA.