Formula 1 Malesia 2015: le pagelle di Sepang

Formula 1 Malesia 2015: le pagelle di Sepang
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La Malesia è stato il weekend da 10 e lode di Sebastian Vettel e della riscossa della Ferrari. Hamilton in ogni caso non molla, mentre Rosberg sembra già nel pallone. Red Bull, McLaren e Lotus ancora in alto mare con la monoposto
30 marzo 2015

Calma, stiamo calmi. I ferraristi, ai box e davanti alle tv di tutto il mondo, ieri erano un unico mormorio. In fondo non poteva essere, perché un conto è dimostrare di avere accorciato il gap, un altro è dominare la gara, tenendosi dietro le onnipotenti Mercedes. Eppure è successo proprio questo a Sepang, e non era un miraggio dovuto al caldo afoso della Malesia. 
E allora, pur con tutti i distinguo del caso, per una volta calmi non ci stiamo proprio, ci siamo stati già fin troppo in questo digiuno durato dal 2013...

Vettel - Ferrari: che coppia!

Voto 10 e lode a Vettel, quindi, che in inverno ha preso per mano una squadra in crisi psicologica prima ancora che tecnica, ha ridato unità ed entusiasmo al gruppo, ha dimostrato di non essere uno che ha vinto 4 titoli mondiali per caso (o per Newey, o non solo almeno) e poi alla seconda gara dell'anno in qualifica si è inventato un giro da antologia sotto il diluvio e in gara ha corso con la feroce lucidità del campione, festeggiando poi con l'entusiasmo di un giovane debuttante. La verità è che Vettel ha dominato, aiutato certo dalla strategia infelice della Mercedes, ma quasi certamente avrebbe vinto ugualmente, perché come passo di gara il tedesco era nettamente superiore e ha condotto una corsa perfetta, senza la minima sbavatura. Rinato.

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Sul podio della Malesia è tornato a suonare l'inno italiano grazie alla vittoria di Vettel in Ferrari


A dare fiducia in casa Ferrari, per certi versi più ancora della vittoria del tedesco, è anche la prestazione di Raikkonen. In qualifica tutto è andato storto, e qui il concorso di colpa tra pilota e squadra ci sta tutto; siccome poi il finlandese da Massa ha ereditato non solo la monoposto, ma anche la sfortuna, al 4° giro si è trovato in fondo al gruppo, dato per disperso. Va bene, la safety lo ha ricongiunto ai piloti davanti a lui, ma la sicurezza con cui ha rimontato fino ai margini del podio con una corsa tutta giocata sul ritmo è una dimostrazione di competitività dell'auto davvero impressionante. Per il finlandese quindi voto 8, caparbio (ma deve imparare a stare lontano dai guai).

Hamilton non molla, Rosberg disperso

Voto 9, comunque, a Hamilton, che ha lasciato il circuito domenica sera battuto ma non sconfitto, consapevole di avere colto una bellissima pole position, dominato ancora una volta sul compagno di squadra e fatto tutto il possibile per agguantare Vettel. Non ci è riuscito, ma ci ha provato, e considerando che la Mercedes rimane comunque la monoposto migliore del lotto, l'inglese appare sempre più lanciato verso il suo terzo titolo iridato. Conferma.

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Alonso deve fare i conti con i guai tecnici della sua McLaren Honda


Anche perché nell'altra metà del box Mercedes se non è buio pesto poco ci manca: ancora una volta Rosberg ha subito pesantemente il compagno di quadra, in prova come in gara e se continua così rischia di doversi guardare da Vettel più cercare di agguantare Hamilton. E pensare che alla vigilia della gara si era augurato di confrontarsi presto con una Ferrari più forte: bisogna sempre stare attenti a ciò che si desidera, perché potrebbe avverarsi... Per il momento disperso.
A proposito di dispersi, gli alfieri Red Bull hanno subito l'onta del doppiaggio, senza specifici problemi tecnici, e questo fotografa lucidamente la crisi tecnica del team: Kvyat e Ricciardo (voto 7,5 a entrambi, perché il loro dovere comunque lo fanno) traggono il massimo dalla monoposto, invertendosi le posizioni tra qualifica e gara, ma vederli superati dalle Toro Rosso deve avere fatto un certo effetto, soprattutto a loro.

Rookie, che sorpresa!

A proposito, raramente si è vista nella stessa squadra una coppia di debuttanti così magnificamente "terribili": Verstappen semplicemente non smette di stupire, conquistando sotto l'acqua, alla sua seconda gara in F1, una splendida terza fila e confermandosi poi apunti in gara, dove non mostra alcun timore reverenziale nei corpo a corpo e allo tesso tempo è ben attendo a non commettere errori. L'unica, piccola sbavatura arriva in corsia di decelerazione prima di un cambio gomme, ma è un peccato davvero veniale per chi fino a un anno e mezzo fa correva ancora in kart. Voto 10 e lode, senza parole. E poi c'è Sainz, voto 8,5, che si qualifica maluccio ma complice una strategia azzeccata rinviene bene dalle retrovie e quando si trova in zona punti gestisce la gara con mestiere. Intanto sono due gare a punti su due per lo spagnolo figlio d'arte: se non avesse come compagno dei box il minorenne più veloce del mondo, avrebbe molte più attenzioni. Meritate.

Tra i grandi delusi della gara anche i piloti Williams, non tanto per il risultato finale in sé, quanto per la prestazione lontanissima dalle Ferrari

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Tra i grandi delusi della gara anche i piloti Williams, non tanto per il risultato finale in sé, quanto per la prestazione lontanissima dalle Ferrari: eppure Bottas e Massa si sono qualificati bene e hanno corso una gara regolare, senza inconvenienti, ma ancora un po' e finivano doppiati anche loro... Massa, comunque, si è espresso ancora una volta su un ottimo livello, a conferma che l'aria Williams gli sta davvero facendo bene e Bottas è sempre una certezza: voto 7 a entrambi.

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Verstappen e Sainz, i due rookie che stupiscono il Circus

Lotus ancora nella nebbia. Sauber nel pallone

In effetti, per una Ferrari che gioisce, c'è mezzo paddock che lascia Sepang con il muso lungo. In casa Lotus, ad esempio, erano convinti di avere risolto tutti i loro problemi con il motore Mercedes, ma Maldonado per una volta subisce le attenzioni altrui e finisce subito fuori gara, salvo poi ritirarsi per davvero, e Grosjean rischia più del dovuto con Perez ma alla fine resta fuori dalla zona punti: voto 6 di consolazione per entrambi, ma si può far di più con un Mercedes dietro la schiena. E possono, anzi devono, fare di più anche in Sauber: voto 4 a Ericsson che si qualifica bene ma spreca tutto girandosi alla prima curva come un principiante, e stesso voto a Nasr che si qualifica malissimo e al via tampona un incolpevole Raikkonen. Eppure dalla gara di Melbourne sono passate solo due settimane.


Voto 5 anche a Perez e Hulkenberg, alle prese con una Force India tutt'altro che perfetta, però da piloti con il loro talento e la loro esperienza ci si aspetta ben altro, invece entrambi finisco coinvolti in due contatti evitabili. Voto 5, ma di incoraggiamento invece, alla McLaren-Honda, che anche a Sepang si è ritirata con entrambe le vetture ed è stata eliminata già in Q1 ma almeno in gara ha dimostrato di poter lottare a centro gruppo, per qualche giro.

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La Ferrari impegnata in alcuni doppiaggi

Quei ferraristi che snobbavano Vettel...

Voto 10, comunque, alla Ferrari, intesa come squadra, che nel giro di un inverno è letteralmente risorta sul piano tecnico e perché no, anche su quello dell'immagine, con Arrivabene che sta plasmando una squadra a sua immagine e somiglianza, terribilmente professionale ma anche simpatica. E pensando alla Ferrari del passato, anche quello più glorioso, quest'ultima caratteristica è davvero una bella sorpresa. Voto 0, infine, a quei tifosi ferraristi che fino a ieri sparavano a zero sul "tedeschino che vince solo grazie all'auto" e che da ieri stanno invadendo il web di lodi per il tedesco. Il tifo è bello, perché significa passione, ma passione vera per la F1 vuol dire anche saper vedere oltre il tifo, quando si vince e quando si perde.

Le pagelle del GP di Malesia 2015

Vettel: 10 e lode

Verstappen: 10 e lode

Ferrari: 10

Hamilton: 9

Sainz: 8,5

Raikkonen: 8

Ricciardo: 7,5

Kvyat: 7,5

Bottas: 7

Massa: 7

Maldonado: 6

Grosjean: 6

Perez: 5

Hulkenberg: 5

McLaren-Honda: 5

Ericsson: 4

Nasr: 4

Ferraristi che fino a ieri snobbavano Vettel: 0

 

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