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Aria moscia per la F.1
Selamat datang, selamat jalan: benvenuti, buon viaggio, li trovi scritti dappertutto appena arrivi a Kuala Lumpur, ma qualcosa è cambiato, non c’è più la “febbre” dei primi tempi (bassa a dire il vero visto il pubblico in pista, alta per gli investimenti pubblicitari) e così girando per Kuala scopri alcune cosucce da ricordare. La prima, i cartelloni con la pubblicità dei biglietti c’è ancora, ma negli alberghi per attirare tifosi il personale veste magliette e camicie rosso e gialle col marchio della Ferrari.
Tutto Made in China, ovviamente, ma questo per far capire che se non ci fosse la Ferrari, il resto non avrebbe senso. E poi c’è la Petronas, con le sue torri gemelle, la sponsorizzazione alla Mercedes e il minimo di attività promozionale per rendere unico questo GP. All’interno della Petronas Tower, infatti, hanno esposto una macchina di due anni fa, organizzato un banchetto e una ragazzina che di F.1 ne sa quanto noi di tango figurato, ogni tanto urla al microfono e lancia magliette.
Un po’ poco a dire il vero ma il pezzo forte lo ha organizzato la Mercedes. Venerdì 28 marzo, infatti, presso i saloni della nuova concessionaria su una via principale di Kuala, a metà fra le Petronas e la Menara Tower, l’antenna TV con ristorante girevole a 400 metri d’altezza, la Casa tedesca ha organizzato un mega party in stile anni 30 dal titolo “il grande Gatsby”, obbligatorio presentarsi vestiti come all’epoca e sarà divertente vedere come se la caveranno Rosberg e Hamilton.
Il primo nei panni anni 30 ci sta bene, col capello biondo impomatato, ma Lewis ce lo vedete con tanto di “old babbions” (leggi vecchia babbiona da rimorchiare in loco) fare tutto come si faceva una volta? La speranza è che non gli diano una macchina dell’epoca, anche se le frecce d’argento la loro leggenda l’hanno scritta proprio a partire da quel periodo…
Kimi…fraintende?
Si ricomincia con Raikkonen e il suo modo di fare. Qualcuno dopo il GP d’Australia ha scritto che aveva avuto problemi col sistema BBW, il freno posteriore che si chiama appunto brake by wire, invece Kimi ha reagito male dicendo che non aveva mai parlato dei freni. Infatti, pare che lo abbia fatto qualcun altro (oggi era ancora sul sito…) non molto distante da lui in squadra.
Il problema è che se fossero stati i freni, non si può dire per contratto (e per questo Kimi si è subito scagliato contro i giornalisti) anche perché magari potrebbe saltare fuori che la F14T magari non è questo fulmine di guerra nel bilanciamento del telaio. Per ora niente problemi, è una fase di scoperta della macchina e quindi può succedere di tutto, ma forse esagera Alonso quando dice che la Ferrari è da mondiale. A guardare i primi parziali dei test invernali e la prima gara, pare che Mercedes abbia indovinato tutto e che Red Bull, appena risolti i problemi, sarà una brutta gatta da pelare, senza dimenticarsi la McLaren. Insomma, contenti loro…
Sauber a dieta
Non solo a tavola, per contenere i costi, ma anche la monoposto della Sauber deve ricorrere a una drastica riduzione di peso. Infatti il team ha ammesso che è troppo pesante, supera i 691 kg previsti dal regolamento. Non solo la vettura ma anche il gruppo propulsivo pare siano troppo pesanti, peccato che per dimagrire il motore (Ferrari…) occorre che si metta sopra le mani e i tempi non sono rapidi e lo stesso vale per il telaio: dove togli carbonio senza rovinare il tutto? Una consolazione, almeno non devono mettere le zavorre che ogni tanto si perdevano per strada…
Un Catheram asiatico
La Catheram è la squadra locale di proprietà di Tony Fernandez, gran capo di Air Asia un vettore aereo low cost che sta facendo concorrenza alla stessa Malaysian Airlines. Le vetture sono esposte nei vari centri commerciali, con tanto di magliette e cappellini verdi da vendere ai tifosi che, però, non sono molto attratti. Anzi, la curiosità è che fanno più foto vicino alla Catheram stradale che a fianco della vecchia monoposto di Jarno Trulli, rispolverata per l’occasione e con il nome del pilota italiano parzialmente tolto…
Polemiche per il disastro del volo MH370
Le polemiche infuriano per il modo in cui il governo ha gestito la scomparsa del volo MH370 da Kuala Lumpur a Pechino e come riflesso è calata anche l’ondata di solidarietà della gente ai parenti delle vittime. Nel centro di Kuala, infatti, il tabellone che ricorda i caduti e le relative preghiere da appendere, sono rimasti praticamente intatti, come dire che la vita continua e che qualcuno deve assumersi le proprie responsabilità…
Una Lamborghini verde militare
Vabbè, al cinema abbiamo visto anche le Cadillac rosa, ma una Lamborghini Gallardo verde militare che esce dal primo reparto aerotrasportato dell’aeronautica malese, non si era ancora vista in giro. Pare che sia una vettura di servizio, o forse appartiene a un alto ufficiale che ha voluto renderla particolare. Se la vedeva Lapo Elkann la faceva mimetica come il Freemont e la Ferrari 458 Italia che possiede, ma si vede che nelle armi d’assalto dell’esercito e aviazione malese, una bella Lambo ci sta bene. Peccato quel colore osceno…