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Liberty Media, proprietaria del Formula One Group, ha confermato di essere ufficialmente sotto inchiesta da parte del Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti.
L'indagine riguarda il rifiuto della richiesta presentata dal team Andretti Global di entrare in Formula 1 come undicesima scuderia in griglia. Greg Maffei, CEO di Liberty Media, ha dichiarato durante una conferenza stampa: "È nostra intenzione collaborare pienamente con l’indagine e rispondere a ogni richiesta di informazioni". Maffei ha inoltre aggiunto che nuove realtà potrebbero essere accolte in Formula 1, a patto che rispettino i requisiti richiesti.
Il rifiuto di Liberty Media era stato comunicato lo scorso gennaio, dopo un'attenta valutazione della domanda presentata da Andretti Global in collaborazione con General Motors. Il team aveva pianificato di tornare in Formula 1 con motori Cadillac, ma la domanda è stata respinta con la motivazione che Andretti non avrebbe garantito un livello di competitività sufficiente. Inoltre, secondo Liberty Media, il nome di Andretti non avrebbe apportato un valore aggiunto significativo alla competizione, e portare una vettura in griglia entro il 2026 sarebbe stata una sfida quasi impossibile.
Lo scorso aprile, Andretti ha espresso profonda delusione per il linguaggio utilizzato dal management della Formula 1 per giustificare il rifiuto. Successivamente, a maggio, sei senatori statunitensi hanno chiesto al Dipartimento della Giustizia di indagare sulla vicenda, sostenendo che il comportamento della Formula 1 fosse influenzato da pressioni esercitate da singoli team e altri soggetti interessati, compresi alcuni costruttori. Inoltre, i senatori hanno ipotizzato che tali pressioni potessero costituire una violazione delle leggi antitrust.
Nonostante l'incertezza sull'esito dell'indagine, Andretti Global non ha rallentato i propri piani. Il team sta continuando a lavorare sulla progettazione della monoposto e ad assumere nuovo personale. Le operazioni si stanno svolgendo nel nuovo quartier generale di Andretti Cadillac a Silverstone, nel Regno Unito, a dimostrazione della determinazione del team a perseguire il proprio obiettivo di entrare in Formula 1.
Infine, l'indagine del Dipartimento della Giustizia potrebbe portare a sviluppi significativi nel panorama della Formula 1 e potrebbe, eventualmente, spingere Liberty Media a rivedere la propria decisione.