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Buone notizie per Liberty Media che ha chiuso i bilanci del 2019 in attivo dopo tre anni di perdite. Il gruppo americano, che gestisce la F.1, ha chiuso l'anno con un incasso di 2,022 miliardi di dollari a fronte del 1,827 dell'anno precedente, garantendo ai team un aumento dei premi di fine stagione. Infatti, la torta da spartire fra le 10 scuderie sarà aumentata. Dopo i 68 milioni di perdite del 2017 e i 17 dell'anno seguente, è una importante inversione di tendenza.
I ricavi per Liberty (secondo Autosport) derivano dalle TV per il 38 per cento, dagli sponsor (15 per cento) e dagli organizzatori (30 per cento). Sono proprio costoro la voce passiva del bilancio, visto che sono entrati meno soldi rispetto al passato. Merito degli aumentati incassi va ai diritti TV e alla gestione media sui social (anche se l'anno scorso c'era stata una perdita netta di oltre 2 milioni). I contratti TV sono però ancora merito degli accordi firmati da Ecclestone e prevedevano un incremento dei contratti.
Vista anche la situazione generale, invertire la rotta è un buon segnale e in questa ottica va visto l'avvicendamento ai vertici di Liberty per la direzione dei diritti commerciali, con Barnett che dopo tre anni si è dimesso e Pincus (in arrivo da Heineken) al suo posto. Dopo l'uscita a fine anno scorso di Sean Bratches la fuoriuscita di Barnett non fa presagire un ambiente tranquillo nella gestione della F.1. Che non è proprio il business più facile del mondo in questo periodo storico...