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Una volta il pericolo in pista a Città del Messico arrivava dai campi di baseball a lato della staccata della prima curva. Capitava spesso che delle palline finissero proprio davanti alle monoposto in corsa. Poi sono state incrementate le misure di sicurezza ma quello che è accaduto nella sessione di prove libere della F.4 ha dell’incredibile.
Un tifoso è stato bloccato mentre in bicicletta e in senso contrario alle macchine da corsa, stava pedalando in pista! Subito esposta la bandiera rossa che ha sospeso la sessione, del ciclista se ne sono occupate le autorità competenti, ma al momento dalla FIA non è stato emanato alcun avviso di inchiesta per il fatto. Che ci fosse gente in pista era già accaduto in Germania nel 2000 e a Silverstone, con il finto prete invasore, ma che un tifoso se ne andasse in giro in bicicletta sul tracciato mentre correvano le macchine, questa è da primato.
Come è da primato la nottataccia che alcuni tifosi (ma in realtà è tutta la Città del Messico) si sono messi a celebrare uno dei santi patrono del quartiere Reforma e El Dia de los muertos, che dal 28 ottobre fino al 2 novembre, vede la capitale messicana addobbata di fiori, ma anche con pupazzi con teschi e ossa incrociate. Infatti ogni giorno è una ricorrenza particolare: il giorno dei suicidi, dei morti in incidente stradale, dei morti per omicidio e via così di celebrazione in celebrazione fino al fatidico 2 novembre.
Dopo aver dato il via alle 22,30 ai fuochi di artificio, gli schiamazzi sono proseguiti tutta notte, tanto che alle 4,30 del mattino, c’era ancora gente che “celebrava” la festività. Fra biciclette, fuochi d’artificio e un sabato sera (anzi notte) che promette essere ancora più “vivace” rispetto al venerdì notte, per alcuni piloti (indovinate quale…) i tappi per le orecchie non li usano più in pista ma avranno di sicuro una scorta per le nottate messicane…