Formula 1: le curiosità del GP di Singapore

Formula 1: le curiosità del GP di Singapore
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Tutte le curiosità in diretta dal GP di Singapore, dai topi locali che si mangiano i cablaggi delle F1 ai taxi con l'effige di Grosjean che tamponano in città
20 settembre 2012

Caccia al sorcio

Singapore ha un tracciato cittadino che si snoda attorno a Marina Bay, quindi in piena zona portuale, non deve stupire se fra la fauna locale ce ne sia una particolarmente fastidiosa, meglio nota come pantegana norvegese, che di nordico non ha niente. Il problema con le bestiole è che sono molto ghiotte di cavi e affini, per cui anche quest’anno la battaglia all’ultimo sorcio si è fatta sentire. D’altronde, le pantegane hanno mangiato qualcosa come 5 km di cavi e fili elettrici, qualcuna c’è rimasta secca, ma niente in confronto al danno provocato nella zona circuito, per cui tutti i cablaggi sono doppi, con sistemi di sicurezza a doppia mandata.

Di gatti, per la cronaca, non se ne vedono (forse li usano nei ristoranti cinesi…come dessert!) ma di fronte alla mole della fauna portuense, c’è poco da stare allegri. Tra l’altro tutta Singapore, di notte, soffre della fastidiosa invasione di questo animale, per cui è sempre consigliato camminare al centro del marciapiede, ben lontano da cespugli e alberelli presenti un po’ ovunque, altrimenti il rischio è quello di interrompere il pasto degli animaletti…

Roba da star

Stavolta dobbiamo raccontare la cocente delusione del vostro cronista, ripetutamente seguito dalle telecamere di mezzo mondo all’ingresso del paddock di Singapore. All’inizio sembrava che dietro al vostro inviato di fiducia ci fosse qualche pilota o personaggio famoso. Poi, vedendo che non c’era nessuno, ci si è domandati il perché di tanta fama. Poi il mistero è stato svelato: tutta colpa della maglietta bianca. Infatti, per tarare gli obiettivi delle telecamere, gli addetti puntavano proprio il bianco della maglietta per una migliore inquadratura. Per la cronaca, dal giorno dopo solo magliette colorate o scure. E per incanto sono sparite le telecamere puntate addosso…

Il destino di Grosjean

Appena arrivati a Singapore si scopre che la Total ha noleggiato una compagnia di taxi che sulle fiancate hanno il volto di Romain Grosjean e la dicitura a tutta forza con Total. I taxi sono tutti rossi e appartengono a una delle quattro compagnie private operanti in Singapore. Il problema è nato la sera di mercoledì quando in Queen Street un taxi rosso, col volto di Grosjean, ha tamponato un taxi giallo fermo al semaforo… Nessun danno, nessuna discussione fra i tassisti, ma che Grosjean finisca sempre per tamponare qualcuno per interposta persona…

Attenzione agli integratori

Singapore, gara calda ad alto tasso di umidità. In passato qualcuno si è ingegnato per sopportare al meglio la perdita di sali e liquidi, ingerendo grosse quantità di polase. Purtroppo c’è un effetto collaterale molto scomodo, che è quello delle scariche di diarrea improvvise. E a quanto pare un pilota tedesco di un top team, ogni tanto costringeva i meccanici a un superlavoro extra… Niente a che vedere con un altro pilota (italiano) che negli anni 80 e 90 costringeva la moglie agli straordinari per lavare la tuta fra una sessione e l’altra. Ma se in F.1 ormai hanno imparato la lezione, in GP2 qualcuno ci casca ancora e l’esperienza dei meccanici è tale che i nomi circolano nell’ambiente ma non si dicono nemmeno sotto tortura. Di sicuro, fra caldo e umidità, la perdita di peso arriva ai 3 kg al massimo, compensati dal litro di beverone che i piloti portano in auto prima della gara.

Lunga è la notte…

A Singapore il problema è passare la notte e svegliarsi secondo gli orari europei. In passato Fernando Alonso aveva l’abitudine di giocare a carte con il suo preparatore atletico e gli amici, ora invece ha cambiato approccio. Fa attività fisica, correndo a piedi per un giro di pista completo, poi cena e a letto verso le 3 di notte, in modo da alzarsi verso le 11 o al massimo mezzogiorno. Alonso, al pari di altri, ha cambiato anche la dieta ingerendo più frutta e verdura fresca e bevendo maggiormente rispetto alle altre gare. Il problema di Singapore è che negli hotel vicino ai box (ce ne sono 4 di altissimo livello) hanno organizzato dei turni notturni adeguati, mentre negli altri alberghi ci si arrangia come si può. Qualcuno è stato particolarmente sfortunato, come un fotografo italiano, che per risparmiare ha trovato rifugio in una bettola adiacente a un locale a luci rosse, attivo tutta la notte.

Un altro, invece, ha scoperto perché l’albergo in zona centrale, comoda per la pista, avesse prezzi bassi: stanno facendo i lavori per la metropolitana e tutta la notte e il giorno è un rumore continuo di mezzi scavatori. Novità anche alla RAI, dove gli inviati sono stati dirottati al Grand Pacific, hotel a 3 stelle vicino a China Town. Forse si saranno sbagliati nelle prenotazioni visto che l’hotel giusto, a 5 stelle, si chiama Pan Pacific ed è in circuito.

Ferrari da guinnes

Nel recente raduno Ferrari a Silverstone la Casa del Cavallino ha schierato in pista la bellezza di 964 vetture stradali, segnando il nuovo record mondiale di raduno auto e a dimostrazione dell’affetto dei possessori di queste vetture. Il precedente record è stato stracciato,circa 400 auto, ma quello che è stato battuto è anche il bilancio dei primi mesi dell’anno, con utili in crescita rispetto allo stesso periodo del 2011. Insomma, crisi per molti ma non per tutti.

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