Formula 1: la Williams e l'atto di sfiducia nei confronti di Logan Sargeant

Formula 1: la Williams e l'atto di sfiducia nei confronti di Logan Sargeant
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Per quanto la scelta della Williams di affidare l'unica monoposto superstite ad Alex Albon sia sensata dal punto di vista strategico, l'atto di sfiducia nei confronti di Logan Sargeant è immeritato. Perché confermarlo per una seconda stagione se non lo si pensa in grado di cogliere punti?
22 marzo 2024

"Ogni gara conta quando il centro gruppo è più compatto che mai. Per questo abbiamo deciso in base al nostro miglior potenziale per segnare punti questo fine settimana": così James Vowles ha candidamente ammesso il motivo per cui Logan Sargeant non disputerà il resto del weekend di gara del Gran Premio d'Australia 2024 di Formula 1, lasciando la sua monoposto ad Alex Albon, nonostante sia stato proprio l'inglese a fine a muro distruggendo il telaio della sua FW46. Una decisione, questa, che non poteva che far discutere. Davvero è giusto che a pagare sia chi non ha commesso l'errore che ha di fatto azzoppato la Williams?

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Da un lato, non possiamo che ammirare l'onestà di James Vowles, un uomo che vive la sua esistenza lavorativa basandosi sui dati e sui fatti, senza paura di ammettere non solo le debolezze del team, ma anche i processi decisionali che altre scuderie non avrebbero esplicitato così nel dettaglio. Formato alla scuola di Toto Wolff, Vowles applica nel suo lavoro non solo il pensiero analitico del buon ingegnere, ma anche una spiccata intelligenza emotiva, che traspare tutte le volte in cui parla dei suoi piloti e della sua squadra. Dall'altro, rimangono però dei dubbi sulla liceità di una scelta che sicuramente non è stata facile per la scuderia.

Non ci sono dubbi sul fatto che Albon sia il pilota più dotato della coppia scelta dalla Williams per il 2024. Così come è chiaro che quest'anno lo schieramento della Formula 1 è spaccato a metà. Tra le prime cinque scuderie in classifica costruttori e le successive cinque c'è un divario prestazionale tale da far sì che chi si trova nella seconda parte della griglia possa ottenere punti solo in caso di problemi o incidenti di un pilota della prima fascia. L'unica scuderia del gruppo ad aver colto un punto è la Haas in Arabia Saudita con Nico Hulkenberg. Ma se Lance Stroll non si fosse schiantato, la strategia di usare Kevin Magnussen come tappo non sarebbe servita a niente.

In questo contesto, avere in pista un pilota in grado di cogliere anche solo un punticino può risultare decisivo per portare a casa un risultato che a tendere potrebbe avere un peso molto importante, soprattutto dal punto di vista economico. Non ci sono dubbi che dal punto di vista del talento e della concretezza in gara non ci siano paragoni tra Albon e Logan Sargeant. Ma decidere di fermare chi, pur andandoci vicino, non ha commesso errori ha sicuramente un peso enorme sulla sicurezza in sé di un pilota. "Questo è il momento più difficile della mia carriera", ha ammesso Sargeant. Che, peraltro, paga una duplice colpa senza aver fatto nulla.

Se errori come quello di Albon possono capitare, è invece inaccettabile che nel 2024 una scuderia di Formula 1 non abbia un telaio di scorta pronto per qualsiasi evenienza. Sappiamo tutti delle difficoltà della Williams nel corso dell'inverno, visto che anche su questo fronte Vowles è stato trasparente. A Grove da tanti punti di vista si lavorava ancora come vent'anni fa, persino impiegando un foglio Excel per gestire le innumerevoli parti di cui consta una vettura di F1. Il fatto di non avere un telaio extra, ha spiegato Vowles, "è un riflesso di quanto fossimo indietro nel periodo invernale e una dimostrazione del motivo per cui dobbiamo affrontare cambiamenti significativi per metterci in una posizione migliore per il futuro".

Di questo Sargeant non ha colpa. Così come non ne ha per il fatto di essere stato confermato per una seconda stagione in F1. In tutta franchezza, non crediamo che Logan abbia le capacità per essere un pilota del Circus. E visto il livello medio molto elevato dello schieramento attuale, non è certamente un insulto alle sue potenzialità. Sappiamo che Sargeant è stato confermato in mancanza di opzioni alternative immediate. Ma se si è scelto di tenerlo, allora bisogna anche avere il coraggio di puntare su Logan quando chi è più bravo di lui ha sbagliato, a maggior ragione se la mancanza di una delle due monoposto nasce da una grave lacuna del team. Quello della Williams nei confronti di Sargeant è un atto di sfiducia che Logan non avrebbe meritato, per quanto la scelta di preferirgli Albon sia sensata da un puro punto di vista strategico. 

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