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L'inizio della stagione 2020 di Formula 1 potrebbe essere ritardato di mesi: alla cancellazione del Gran Premio d'Australia, ufficializzata nella notte italiana, potrebbero seguire altri ribaltoni dovuti alla pandemia di Coronavirus. Stando a quanto riportato da Autosport, il campionato potrebbe addirittura non prendere il via prima del 7 giugno: la prima gara ad essere disputata sarebbe il GP dell'Azerbaijan a Baku.
Il GP del Bahrain della prossima settimana sarà il prossimo ad essere quantomeno rinviato: visto quanto successo a Melbourne, viene difficile pensare che i team vogliano scendere in pista a Sakhir, senza contare che la McLaren, con i suoi 14 dipendenti in quarantena volontaria per essere stati a stretto contatto con la persona positiva al test del Coronavirus, non potrebbe partecipare all'evento.
Stesso discorso vale anche per il GP del Vietnam del 5 aprile: in questo caso il problema sono le stringenti limitazioni all'ingresso messe in atto dal governo locale per contenere i contagi rendono molto difficile lo svolgimento del GP. Ma non finisce qui: visto che la pandemia si sta espandendo a macchia d'olio in Europa, in forse sono anche le prime tre corse in programma nel nostro continente, il GP d'Olanda, quello di Spagna e quello di Monaco.
Se si cominciasse effettivamente il 7 giugno, la volontà dei vertici della F1 è quella di recuperare più corse possibili, inserendole in un calendario condensato in cui non ci sarebbe la consueta pausa estiva - si starebbe pensando di ricollocare Zandvoort ad agosto - e in cui la stagione sarebbe prolungata fino a metà dicembre, posticipando Abu Dhabi per inserire Cina e Vietnam. Ci vorrà del tempo per trovare la quadra, però, anche perché la situazione è in continua evoluzione.