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“Fatichiamo a portare le gomme nella corretta finestra di utilizzo, e abbiamo vissuto gare con una temperatura sempre più bassa, passando dal Bahrain a Imola. Noi siamo più forti sul passo gara, la Haas e la McLaren riescono ad estrarre di più sul giro secco. Dobbiamo trovare un compromesso migliore. È stata una giornata frustrante”: qualche mese fa, sarebbe stato praticamente impossibile pensare che queste parole potessero essere pronunciate da un pilota della Mercedes. Oggi, il paragone di George Russell la dice lunga sulla situazione della scuderia di Brackley.
Nel caso in cui un pilota si trova a dover rimontare, la Sprint, soprattutto su una pista tecnica come quella di Imola, offre un bel banco di prova per verificare la competitività di una monoposto. Chi ha a disposizione una vettura di ottimo livello, come Lewis Hamilton lo scorso anno a Interlagos, o Carlos Sainz sulle rive del Santerno oggi, è in grado risalire la china, con una dose adeguata di aggressività. Così non è stato per la Mercedes, relegata nelle stessa zona stagnante della classifica in cui era finita nelle qualifiche di ieri.
Russell si è espresso con grande franchezza sulla condizione attuale della Mercedes, cominciando dalla mancanza di velocità sul dritto, penalizzante “soprattutto se ci sono poche opportunità di sorpasso”, e illustrando poi una tesi decisamente condivisibile. “Nelle prime gare dell’anno siamo andati oltre il nostro potenziale massimo, che al momento è tra la quinta e la sesta posizione”. E per riuscire nell’impresa domani servirà “tentare qualcosa di diverso a livello di strategia rispetto ai nostri rivali, perché oggi è stato evidente che non è semplice sorpassare in pista”.
La Mercedes non ha portato nella nuova era della F1 la sua straripante performance, bensì un problema che accusava già lo scorso anno. “Fatichiamo a mandare in temperatura le gomme, e abbiamo vissuto gare con una temperatura sempre più bassa, passando dal Bahrain a Imola”. E viste le previsioni di domani, il problema potrebbe ripresentarsi in gara.
Russell non vuole attribuire in alcun modo le difficoltà della Mercedes alla sorte. “Quando la macchina non è veloce, ci sono tante cose che possono andarti contro, dalla strategia alla fortuna. Qualora la monoposto sia competitiva, va tutto per il verso giusto. Dobbiamo trovare prestazioni migliori, e crediamo che ci sia una soluzione prima o poi, ma per ora dobbiamo arrangiarci con quanto abbiamo”. E il problema della Mercedes sta proprio in quel prima o poi. Perché il tempo passa, e le difficoltà restano. Pesando come un macigno sulle flebili speranze mondiali della Stella a tre punte.