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Le conseguenze dell'acquisizione di una quota da 182 milioni di sterline di Aston Martin da parte di un consorzio capitanato da Lawrence Stroll arrivano anche nel mondo della Formula 1: la Racing Point, team di proprietà del magnate canadese, a partire dalla stagione 2021 diventerà il team ufficiale Aston Martin nella massima categoria. Si tratta di un accordo a lunghissimo termine: nei documenti relativi all'investimento di Stroll depositati alla Borsa di Londra, si parla di dieci anni, con la garanzia per il primi quattro della sponsorizzazione da parte di Aston Martin e la possibilità di un successivo rinnovo.
L'accordo tra Racing Point e Aston Martin pone fine alla collaborazione tra la casa di Gaydon e la Red Bull: Aston Martin sarà title sponsor della scuderia di Milton Keynes solo fino al termine della stagione 2020. In una nota a parte diffusa alla stampa, Red Bull ringrazia Aston Martin per «il supporto nel corso degli ultimi quattro anni, in cui abbiamo colto 12 vittorie, 50 podi e sei pole position insieme. Auguriamo il meglio ai dipendenti e agli azionisti di Aston Martin e il nostro obiettivo sarà quello di concludere al meglio la nostra collaborazione lavorando insieme nel 2020».
La conclusione del rapporto tra Red Bull e Aston Martin in Formula 1 non andrà ad influenzare lo sviluppo comune sulla Valkyrie: l'intesa proseguirà fino alla consegna dell'hypercar. Quanto alla Racing Point, Sergio Perez ha già un contratto a lungo termine, ed è difficile pensare che Lance Stroll possa muoversi verso altri lidi. Anche la fornitura di motori Mercedes non dovrebbe subire interruzioni pur con il cambio di denominazione del team, visto che Aston Martin non potrebbe sviluppare internamente un propulsore F1 in tempo per la stagione 2021.