Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Nelle ultime settimane, a tenere banco nei salotti buoni della Formula 1 è stato il budget cap, grazie alla lotta tra i top team e le realtà più piccole sull'adeguamento richiesto dai primi per calmierare l'effetto dell'inflazione galoppante. Ma la prima scuderia a incappare in una sanzione per via del tetto agli esborsi non è un team di prima fascia, bensì una compagine modesta. La FIA ha confermato nella giornata di oggi di aver comminato una multa da 25.000 dollari alla Williams, rea di non aver rispettato la scadenza del 31 marzo 2022 per consegnare la documentazione relativa all'anno precedente.
Nel documento ufficiale diffuso dalla Federazione si legge che è stata la stessa Williams a confermare l'inftrazione al regolamento. Questo, insieme alla piena collaborazione dimostrata dal team, ha permesso alla scuderia di cavarsela con una multa, oltre al rimborso dei costi sostenuti dalla Cost Cap Administration, l'organo competente per il monitoraggio del tetto agli esborsi. La Williams ha risolto l'inconveniente con una sanzione irrisoria, ma non è detto che sia lo stesso nel caso in cui il budget cap venga effettivamente superato da qualche team.
La mancanza di trasparenza sulle possibili penalità per il superamento del tetto degli esborsi è stata criticata dai team principal delle scuderie che sono convinte di non riuscire a superarlo. In conferenza stampa a Monaco, Mattia Binotto ha rivelato che, stando alle normative, il superamento del 5% del budget è considerata un'infrazione minore, ma non è dato sapere cosa comporterebbe. “Non vogliamo doverci trovare a fare appello”, gli ha fatto eco il suo pari grado della Red Bull. Crucci che sicuramente non riguardano la Williams, team che, nonostante non possa sforare il budget cap, è diventato la prima vittima del regolamento finanziario della F1.