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Squadra vincente non si cambia, dice il proverbio. Va così anche in Formula 1, almeno per quanto concerne la progettazione delle piste. A firmare il tracciato cittadino di Jeddah, futuro teatro del Gran Premio dell'Arabia Saudita, sarà Hermann Tilke, famigerata archistar del Circus. A rivelarlo è stato il Principe Khalid Bin Sultan Al Faisal, il presidente della federazione locale del motorsport. Che ha anche spiegato il motivo della scelta: «Visto il poco tempo a disposizione, abbiamo convenuto che la migliore opzione fosse rivolgersi direttamente a Tilke».
«Dobbiamo lavorare molto velocemente, e si tratterà di un circuito cittadino. Non è come partire da zero con un nuovo progetto. Per questo, volevamo coinvolgere qualcuno che avesse l'esperienza giusta. Stiamo lavorando di concerto con la F1, con Ross Brawn e Tilke». Un nome che, con tutto il rispetto dovuto ad un professionista, fa scorrere dei brividi lungo la schiena degli appassionati di F1. Merito, si fa per dire, di una serie di piste non particolarmente entusiasmanti, come Sochi o Valencia.
Diamo a Tilke ciò che è di Tilke, però. L'architetto austriaco ha firmato anche dei circuiti di tutto rispetto. Basti pensare a Sepang, Austin e Istanbul, immediatamente riconoscibile grazie alla Curva 8, con ben quattro punti di corda, e gradito a piloti e fan, al netto dell'asfalto da dimenticare visto lo scorso weekend. Lecito, dunque, dargli il beneficio del dubbio per il circuito di Jeddah. Trattandosi di una pista cittadina, i limiti sono legati all'urbanistica. E, anche in questo caso, i risultati non sono sempre il massimo. Bene Baku, meno Abu Dhabi. Solo il tempo ci dirà in quale categoria rientrerà il GP dell'Arabia Saudita, già finito nel mirino della critica per questioni etiche.