Formula 1. La Mercedes sta tornando?

Formula 1. La Mercedes sta tornando?
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La Mercedes nelle libere di Miami ha mostrato segnali incoraggianti. Ma si tratta solo di un fuoco di paglia?
7 maggio 2022

Dopo un inizio di stagione tutt’altro che ideale, la Mercedes ha mostrato segni incoraggianti nelle prove libere del venerdì del Gran Premio di Miami. Tanto da portarsi nelle vicinanze delle scuderie che finora hanno costituito un duopolio, Ferrari e Red Bull. Ma la scuderia di Brackley sta davvero tornando in gioco o si tratta solo di un fuoco di paglia, dovuto alle incognite di una pista nuova, e in forte evoluzione?

Per capirlo, bisogna partire dalla base, cioè dagli aggiornamenti apportati alla W13 per la gara in Florida. A Miami si è finalmente vista l’ala posteriore a basso carico che la Mercedes non aveva ancora fatto debuttare, e che avrebbe potuto dare una discreta mano in quel di Jeddah. Non solo: negli USA ha esordito un’ala anteriore con dei flap inediti, alla ricerca dell’effetto outwash. Già il fatto in sé di aver apportato una configurazione inedita alla monoposto dimostra che qualcosa a Brackley è stato capito.

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Wolff, infatti, in tempi recenti aveva spiegato che, prima di portare in pista soluzioni, in Mercedes volevano essere sicuri di andare nella direzione giusta, visto che sprecare risorse sarebbe decisamente controproducente, nell’era del budget cap. Una buona notizia cui si accompagna anche una sostanziale riduzione del porpoising, soprattutto con le rosse. Una condizione che è riconducibile al layout della pista, con una prevalenza di curve a bassa velocità di percorrenza.

La Mercedes, negli scorsi GP, non solo accusava il porpoising sul dritto, ma pure nelle curve ad alta velocità. L’assenza di questa tipologia di cambio di direzione ha consentito ai tecnici della Mercedes ad abbassare l’altezza da terra, avvicinando la W13 alle condizioni di utilizzo ideali, finora nemmeno sfiorate. A ben vedere, potrebbe essere questa la chiave che rende la W13 bella per un GP, nei limiti del possibile.

Indubbiamente una W13 meno nervosa sarà meno impegnativa dal punto di vista fisico per Hamilton e soprattutto per Russell, tormentato in quel di Imola da dolori alla schiena e al petto per il porpoising. Una buona prestazione nelle prove libere non può essere la rondine che annuncia la primavera, ma una Mercedes così pimpante non l’avevamo ancora vista, nel 2022. Se si tratta solo di un’illusione lo scopriremo solo strada facendo. Così come capiremo col tempo anche se la W13 si rivelerà Cenerentola per un solo GP. 

 

 

 

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