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Hanno annunciato con un anno di anticipo l’arrivo in F.1 con la McLaren, la possibilità di prendere quote del team e intervenire in maniera più diretta nella gestione della squadra, tanto da aver già fatto offerte sostanziose a diversi piloti (da Alonso a Raikkonen, da Hamilton a Vettel) ma poi si scopre che in Giappone la Honda è in ritardo.
Da quelle parti, infatti, si corre un campionato denominato Superformula, con monoposto Dallara derivate dalla GP2 e motori 4 cilindri turbo di due litri e 610 cavalli di potenza.
I rivali sono principalmente Toyota e la monoposto, a Suzuka, viaggia su tempi di 1’36’’, ovvero quanto Catheram e Marussia F.1 dell’anno scorso. Il motore
Honda, che è da base per quello 6 cilindri della F.1 (e per giunta di cilindrata inferiore, 1600 invece di 2000) accusa un ritardo di circa 100 CV contro il Toyota e nella sede Honda si sta cercando di capire perché.
Infatti, la parte termica del motore F.1 insieme a quella elettrica sarà determinante. Partire con un anno di ritardo ha permesso ai giapponesi di imparare molto dai motori attuali di Renault, Mercedes e Ferrari, ma evidentemente c’è ancora molto da sistemare. I primi test ad Abu Dhabi dopo l’ultimo GP della stagione con la McLaren muletto che servirà per i primi test.