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Kevin Magnussen ha messo a segno un primato poco invidiabile: dopo la sanzione comminata per il contatto con Pierre Gasly a Monza è diventato il primo pilota a essere squalificato per un GP con il sistema dei punti di penalità implementato nel 2012. Il danese della Haas aveva cercato di superare Gasly all'esterno in curva 4, ma aveva urtato l'Alpine del francese. Nel giudicare questo episodio di gara, i commissari hanno ritenuto Magnussen il solo responsabile dell'accaduto, per via della sua guida "non sicura e controllata".
A Magnussen sono così stati comminati dieci secondi di penalità e due punti sulla patente, raggiungendo la fatidica quota di 12 punti che fa scattare la squalfica per una corsa. Magnussen sarà quindi costretto a saltare il Gran Premio dell'Azerbaijan, in programma tra due settimane. Non è ancora stato comunicato il nome del pilota che lo sostituirà, ma la logica vorrebbe che si trattasse di Ollie Bearman, che il prossimo anno sarà titolare in Haas. Nella sessione media a Monza cui ha partecipato anche Automoto.it, Fred Vasseur, team principal della Ferrari, della cui Academy Bearman fa ancora parte, ha fatto sapere che una decisione in merito sarà presa nei prossimi giorni.
L'ultimo pilota a saltare un Gran Premio per squalifica fu Romain Grosjean nel 2012. Non venne schierato nel Gran Premio d'Italia per via del gravissimo incidente causato in partenza a Spa pochi giorni prima, e fu sostituito da Jerome d'Ambrosio in Lotus. Furono proprio le sue malefatte in quella stagione - aveva già provocato altri incidenti pericolosi - a indurre la FIA a introdurre un sistema di punti di penalità da decurtare dodici mesi dopo l'incidente per cui erano stati comminati. Diversi piloti negli anni sono arrivati vicini alla squalifica, ma nessuno prima di Magnussen era riuscito in questa impresa.