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Vedere una Ferrari in lotta con l’Alpha Tauri nella Sprint del Gran Premio del Brasile 2023 di Formula 1 è un’immagine di forte impatto. Ma la verità è che la Rossa, quinta con Charles Leclerc e ottava con Carlos Sainz, ha sacrificato la corsa lampo del sabato per fare meglio nella gara in programma domani alle 18 ora italiana. Sia Leclerc che Sainz hanno calzato pneumatici soft usati nella Sprint, per risparmiare un treno di morbide nuove a favore di una maggiore gamma di possibilità strategiche per il GP.
Daniel Ricciardo e Yuki Tsunoda, con le soft nuove, hanno tallonato Sainz e Leclerc, rispettivamente, restituendo un quadro falsato dei valori in campo. Leclerc via radio si è lamentato parecchio dei compromessi a livello di performance richiesti dal suo ingegnere di pista, Xavi Marcos, per evitare che il degrado delle sue soft usate andasse ad esacerbarsi. Leclerc si è quantomeno tolto la soddisfazione di avere ragione di Lewis Hamilton, alle prese con pneumatici torturati a inizio gara e con una monoposto decisamene poco guizzante sul dritto.
È questa la realtà del format della Sprint. Vista l'ìimportanza relativa della gara del sabato, i team sono pronti a scendere a compromessi sia nella lotta sul giro secco della Shootout che nella stessa Sprint. Se proprio il nuovo format è inevitabile, allora forse sarebbe opportuno rivedere le allocazioni degli pneumatici. Ad ogni modo, Leclerc scatterà dalla prima fila nel GP del Brasile di domani, accanto a Max Verstappen, che oggi si è potuto permettere di gestire il proprio ritmo a suo piacimento, senza compromettere le sue gomme. Un antipasto di quello che vedremo nel GP, in cui la Ferrari dovrà vedersi dalla concorrenza di Lando Norris, pronto a rimontare dalla sesta posizione grazie a un ottimo passo, anche se non ai livelli di quello di Verstappen.
Alle spalle di Leclerc domani ci saranno le due Aston Martin di Lance Stroll e Fernando Alonso, che nella Sprint hanno mostrato un buon passo gara, dopo una Shootout che ha visto la AMR23 decisamente ridimensionata rispetto a quanto visto nelle qualifiche di ieri in condizioni che non rivedremo. Ma non bisogna estromettere dai giochi nemmeno la Mercedes, che solitamente è più efficace con le mescole più dure rispetto alla soft. Questo su una pista iconica come Interlagos, che tira fuori il meglio dai piloti. Non è un caso che qui la Sprint funzioni sempre. Anzi, è un segno che i bei tracciati fanno molto di più dei cambi di format. Ma questa è un’altra storia.