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Il sogno di rivedere la F.1 a Imola dopo 14 anni comincia a diventare sempre più concreto. Mancano alcuni dettagli per l'ufficializzazione, ma altri elementi fanno pensare che si dovrebbe aver imboccato la strada alla soluzione di tutti i problemi. Secondo informazioni raccolte in loco, Liberty Media ha bloccato un gran numero di camere negli hotel della zona verso la fine di ottobre, segno che per quel periodo è ipotizzato la disputa del GP, che sarebbe la terza gara italiana, cosa mai avvenuta in tempi moderni.
Ci sarebbe poi un altro aspetto importante che renderebbe la festa di Imola ancora più succulenta: si stanno facendo ipotesi per accogliere almeno 30 mila spettatori in modo da rispettare il distanziamento sociale e in piena sicurezza, ma dipende dai decreti governativi e dall'evolversi dell'epidemia di Covid19. Da quanto trapelato Liberty Media darebbe un contributo per il noleggio dell'impianto, ma ci sono spese che devono essere coperte e ci si sta attivando in questo senso.
L'arrivo o meno della F.1 a Imola a ottobre, dopo il Portogallo e la Germania, nell'ipotesi allo stato attuale, dipende da cosa faranno in Cina. Shanghai, su pressioni del governo, vorrebbe fare addirittura due GP sulla pista che ad aprile era chiusa per il lockdown. In Vietnam hanno fatto sapere che senza pubblico la gara non la fanno e a fine anno, con un calendario provvisorio ipotizzato per il 2021 che ne prevedeva la disputa in primavera, sarebbe troppo a ridosso. Per queste ragioni e i dubbi legati alla situazione asiatica (Singapore e Giappone hanno già cancellato gli eventi) per Imola si apre uno spiraglio importante. Non rimane che aspettare l'evolversi della situazione.