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Il prossimo 24 settembre si terrà il processo contro il promotore dell’evento Ong Beng Seng e l’ex ministro dei trasporti Iswaran, al momento agli arresti domiciliari. La vicenda prende origine dalla verifica dei contratti che secondo l’accusa avrebbero portato degli svantaggi al governo. Nonostante questo, gli accordi sono stati mantenuti e la gara di Marina Bay non è affatto in pericolo, anche se il contratto fino al 2028.
L’ex ministro ha a suo carico 27 capi di accusa: avrebbe ricevuto tangenti da Beng Seng che comprendono biglietti aerei privati e biglietti per assistere al GP. In attesa che i giudici decidano sulla questione, il promotore ricorda che ogni gara genera un movimento di 550 milioni di spettatori TV e introiti per oltre 2 miliardi di euro, per cui la tendenza è quella di rinnovare ancora per altri 5 anni, ovvero fino al 2033.
Da ricordare che a Singapore l’organizzazione fa capo al governo, ma gli hotel all’interno del circuito pagano il 30 per cento degli incassi al governo e quelli fuori versano il 20 per cento, con prezzi delle camere che vengono aumentati anche di tre volte. Come dire, il governo ci mette i soldi per l’evento, ma siccome ci guadagnano le strutture, queste sono obbligate a partecipare agli investimenti. Al contrario di quanto accade in Italia, dove i soldi li mette l’ente pubblico e gli hotel e ristoranti aumentano i prezzi con una ricaduta di 148 milioni sul territorio (dati per Monza 2024) ma nessuno che versa una percentuale come succede invece a Singapore.