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Le tensioni tra Russia e Ucraina sono recentemente tornate tragicamente alla ribalta per via del velivolo della Malaysia Airlines abbattuto da un missile mentre questo volava da Amsterdam in direzione Kuala Lumpur.
Un volo, quello MH17 – probabilmente, stando ad alcune ipotesi, colpito per errore a causa di una probabile rotta incrociata con l'aereo presidenziale di Vladimir Putin - che si trova ora alla ribalta della cronaca anche nel mondo del Motorsport per via del GP di Formula 1 di Sochi, previsto in calendario per il 12 ottobre di quest'anno.
Un argomento spinoso, sotto numerosi aspetti: dalla situazione politica a quella economica passando per ritorni di immagine, marketing sponsor e quant'altro. Da una parte c'è la Petronas, che è malese e che nel corso di una riunione ha manifestato la volontà di non presenziare al GP di Russia per una serie di numerose problematiche.
Petronas però è anche lo sponsor del Team Mercedes AMG - quest'anno dominatore assoluto del mondiale - che in Russia ha molti clienti, ma lo sponsor malese sembrerebbe non essere incline a prendere parte a questa corsa.
Tutto in forse dunque, tranne il disastro del Boeing 777 costato la vita a 298 persone. Un disastro che il circus della Formula comunque ricorda: «I nostri pensieri vanno verso i familiari delle vittime del volo MH17 – commenta Pastor Maldonado – non è il momento di parlare del GP di Russia».