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Dopo la posticipazione del Gran Premio di Cina per via dell'epidemia di Coronavirus attualmente in corso nel paese asiatico, sono sorti dubbi anche sulla possibilità di disputare il GP del Vietnam, in programma il 5 aprile prossimo ad Hanoi. Di recente in Vietnam la città di Son Loi, che consta di 10.000 abitanti, è stata messa in quarantena per via del virus, e questa notizia ha incrementato le indiscrezioni che volevano il GP a rischio cancellazione.
La conferma del regolare svolgimento della corsa arriva dagli organizzatori del GP: ad asserirlo è stato Le Ngoc Chi, CEO del Gran Premio del Vietnam. «Il GP non sarà posticipato - gli fa eco Martan Tran Trung Hieu, vicedirettore del dipartimento del turismo di Hanoi -. Parliamo di un evento sportivo con un impatto enorme sul turismo dell'intera nazione; saranno messe in atto tutte le misure necessarie a garantire la massima sicurezza» .
In merito al GP del Vietnam era intervenuto nei giorni scorsi anche Ross Brawn, direttore generale della F1. «In Vietnam, la situazione è simile a quella riscontrata nel Regno Unito: ci sono stati alcuni casi, ma l'emergenza non è arrivata ad un livello che ci tocca. Secondo le informazioni che stiamo ricevendo, non corriamo rischi recandoci in Vietnam» . Al momento le vendite dei biglietti per la corsa sul sito ufficiale sono ancora aperte; segno, questo, che la FIA e Liberty Media intendono portare avanti la corsa.
Nel frattempo, stando a quanto riportato da Autosport, la FIA starebbe prendendo in considerazione l'ipotesi di svolgere il GP della Cina tra quello del Brasile e quello di Abu Dhabi, il 22 novembre. Si tratterebbe di una scelta sicuramente non agevole per gli addetti ai lavori, visto che sarebbero costretti a tre trasferte intercontinentali nell'arco di altrettante settimane. Per rendere il tutto meno pesante, l'idea sarebbe quella di condensare il weekend di gara nelle sole giornate di sabato e domenica. Staremo a vedere.