Formula 1: il dato statistico che dimostra la crescita della Ferrari

Formula 1: il dato statistico che dimostra la crescita della Ferrari
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La notevole crescita della Ferrari mostrata nelle prime due gare della stagione 2022 risulta evidente da un dato statistico. Ecco quale
28 marzo 2022

Dopo i primi due GP della stagione 2022 di Formula 1, la Ferrari è sia al comando del mondiale costruttori che di quello piloti, con Charles Leclerc in testa davanti a Carlos Sainz. Ma il dato statistico interessante è un altro. Nei GP in Bahrain e in Arabia Saudita, la scuderia di Maranello ha totalizzato 78 punti su 88 disponibili, cogliendo un bottino maggiore rispetto a Mercedes e Red Bull insieme. Ma è il confronto con il 2020 a impressionare. Due anni fa, la Ferrari chiuse il campionato con 131 punti, meno del doppio rispetto a quanto ottenuto in sole due gare nel 2022. Nel 2021, invece, la Rossa nei primi due GP colse 34 punti, meno della metà del totale attuale. 

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Sarebbe stato difficile immaginare un bottino così ricco mentre la Ferrari navigava in acque turbolente, riuscendo a ottenere un misero sesto posto nel mondiale costruttori a fine 2020. E invece a Maranello sono riusciti a rendere realtà l'improbabile, grazie a un lavoro di fino sul progetto 2022, a cominciare da una rivisitazione quasi completa del motore, con un'attenzione particolare al nuovo carburante E10, introdotto con il nuovo regolamento tecnico. Ma i tecnici della Ferrari hanno dedicato anche parecchio tempo ad esplorare tutte le opzioni possibili a livello di filosofia aerodinamica, ipotizzando e scartando l'idea portata in pista dalla Mercedes. 

E se il deficit in classifica della Red Bull, frutto del doppio zero del team a Sakhir, è destinato a ridursi, il confronto con la Ferrari di due anni fa dimostra la bontà di un progetto che sembra essere curiosamente complementare a quello nato a Milton Keynes. Veloce sul dritto e nelle curve veloci la RB18, efficace nelle parti guidate con curve lente la F1-75. Bruciante nelle velocità di punta la power unit fu Honda, tagliente in accelerazione quella Ferrari. E le differenze prestazionali, in questo contesto di equilibrio, diventano minime, sia in qualifica che in gara. 

Così, anche le scelte a livello di assetto possono risultare determinanti. La Ferrari a Jeddah ha optato per un maggior carico aerodinamico, convinta che la Red Bull avrebbe faticato nella gestione delle gomme. Così è stato con le medie, ma non con le hard. E la configurazione scarica della RB18 è stata molto utile a Verstappen nel duello sul finale che gli è valso la vittoria. Ma che la Ferrari possa recriminare sui dettagli dimostra la forza del suo pacchetto. Mattia Binotto è ancora cauto, e continua a rimandare le riflessioni sulla competitività della Rossa fino al quarto o quinto GP dell'anno. Ci sono dei dati, però, che parlano da soli.

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