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La pioggia ha acceso il Gran Premio di Montecarlo 2023 di Formula 1 nelle sue ultime fasi, ma l'imprevisto non ha cambiato le carte in tavola per le posizioni di vertice, con Max Verstappen vincitore davanti a Fernando Alonso e a Esteban Ocon. Ma non siamo qui per parlare della cronaca della gara, bensì dei top e i flop della gara nel Principato. Quindi, bando agli indugi.
I poderosi giri di un indemoniato Max Verstappen sotto la pioggia a Montecarlo sono una dimostrazione tangibile della classe di un pilota sempre più maturo. Il campione del mondo in carica non sa cos'è la paura di sbagliare, e si è ripetutamente portato al limite sul bagnato, senza mai però superarlo veramente. Si dirà che Max non ha nulla da perdere in un mondiale che sembra destinato a finire nelle sue mani. Ma per guidare così a Monaco con la pioggia non ci vogliono solo gli attributi, ma anche un talento degno di nota, come il suo. Se a questo si aggiunge anche la meravigliosa pole conquistata ieri, con un terzo settore da urlo, si capisce come Verstappen e la sua micidiale RB19 ad oggi siano sostanzialmente imbattibili.
Fernando Alonso, ormai si sa, è stufo che si parli della sua età. Però ci perdonerà se sottolineiamo che oggi è diventato il pilota più agé a salire sul podio di Montecarlo dopo Jack Brabham. Dietro questa statistica si nasconde la verve di un talento capace di correre più veloce del tempo che passa. Lo dimostrano i cinque podi su sei gare disputate in questa stagione. Non si può dire che Fernando abbia lasciato nulla sul piatto, a Monaco, fatta eccezione per gli ultimi giri, circostanza in cui si è probabilmente reso conto di avere molto più da perdere di Verstappen. Il problema è che con un Max così agli altri restano inevitabilmente solo le briciole. L'unica vera macchia della gara di Fernando resta la scelta di montare le medie e non le intermedie quando è arrivata la pioggia. Ma Alonso ha abbozzato a riguardo, ricordando che con il senno di poi sono capaci tutti di trovare la soluzione giusta. Che Fernando sia finalmente diventato anche un uomo squadra?
L'Alpine festeggia la cinquantesima gara in Formula 1 con questa identità con lo splendido podio ottenuto da Esteban Ocon. Il francese mancava nei primi tre dal GP d'Ungheria 2021, corsa in cui aveva colto la sua prima vittoria in carriera. E in fondo il risultato di oggi vale quasi quanto un successo, nell'economia di una stagione in cui l'Alpine ha indubbiamente raccolto meno di quanto avesse seminato. A Monaco la scuderia di Enstone ha mostrato sin da subito un interessante potenziale, poi tradotto nel quarto posto di Ocon nelle qualifiche di ieri. Esteban oggi è scattato terzo, grazie alla penalità comminata a Leclerc. Ed è riuscito a tenersi alle spalle Sainz con una buona dose di aggressività.
Perez si meriterebbe un posto nei flop anche solo per l'errore in qualifica di ieri, che ha relegato la miglior macchina nell'ultima fila. Soprattutto perché Sergio, solitamente, brilla sulle piste cittadine. Forse la difficoltà nel mettere le gomme nella corretta finestra di utilizzo ha portato Sergio all'errore, ma è vero che il suo compagno di squadra, nelle stesse circostanze, ha gestito comunque il tutto alla perfezione. Quando si parte dietro a Monaco, poi, bisogna prepararsi al caos. E la gara di Sergio è stata effettivamente confusionaria, con sbavature e imprevisti che lo hanno portato a concludere la corsa in sedicesima posizione, a due giri da Verstappen. Un disastro su tutta la linea.
A proposito di disastri, non si può che menzionare Logan Sargeant, protagonista di una corsa da incubo. L'americano della Williams ha faticato moltissimo sotto la pioggia, commettendo almeno un paio di errori fantozziani. Dobbiamo concedere al buon Logan l'attenuante della difficoltà per un rookie nell'affrontare Monaco per la prima volta al volante di una F1. Come ci ha spiegato Zhou nella nostra intervista, il salto da F2 e F1 è decisamente meno immediato di quanto si possa pensare, soprattutto su una pista che non perdona anche il minimo errore. Ma pur tralasciando l'atipico rookie De Vries, Oscar Piastri è stato protagonista di un weekend positivo, a dimostrazione del fatto che anche un debuttante può fare bene.
Non si può dire che Lance Stroll non ci abbia intrattenuto nel GP di Monaco. Ma non per le ragioni giuste. Il canadese dell'Aston Martin ne ha combinata una più di Bertoldo nel tentativo di togliersi dalla posizione in cui si era messo da solo, toppando le qualifiche più importanti dell'anno. Alla fine è arrivato un ritiro che è molto pesante in ottica costruttori per un'Aston Martin che non può accontentarsi dell'apporto del solo Alonso per continuare sulla strada intrapresa a inizio anno. E quando si ha un compagno di squadra così, il confronto diventa rapidamente impietoso.