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La stagione 2023 di Formula 1 va in archivio con la vittoria di Max Verstappen nel Gran Premio di Abu Dhabi. Ma prima di lasciarci alle spalle questo campionato, dobbiamo stabilire i top e i flop di Yas Marina. Quindi, bando agli indugi.
Charles Leclerc le ha provate tutte, per regalare alla Ferrari il secondo posto nel mondiale costruttori. Dopo aver pensato di rallentare il passo per agevolare Sergio Perez nella sua lotta con George Russell, a fine gara si è direttamente fatto passare dal messicano, nella speranza che quest'ultimo potesse guadagnare i cinque secondi di vantaggio su Russell che gli servivano per controbilanciare la penalità per il mancato rispetto dei track limits. Sta in questo il grande spirito di squadra di un pilota che avrebbe meritato di entrare nei top anche solo per la magnifica seconda posizione colta in qualifica ieri. Più di così non avrebbe potuto fare.
Yuki Tsunoda ad Abu Dhabi è diventato il primo giapponese a portarsi al comando di un GP di Formula 1 da quasi vent'anni. Prima di lui ci era riuscito solo Takuma Sato nel Gran Premio d'Europa 2004 al Nūrburgring. È il modo migliore per fare seguito alla sesta posizione in qualifica, il suo miglior risultato di sempre, ottenuta ieri. Forse con una strategia più puntuale da parte della sua Alpha Tauri, Yuki avrebbe potuto ottenere di più. Ma nela prestazione di Yas Marina c'è tutto il potenziale di un pilota che potrebbe diventare molto solido, se riuscisse a tenere a bada il suo caratterino.
Nella stagione 2023 di Formula 1, Max Verstappen ha colto 19 vittorie, 21 podi ed è rimasto in testa per ben 1000 giri. Sono tutti record stabiliti da un pilota che ha davvero dominato questa stagione con una monoposto che gli consente di esaltare il suo stile di guida. Durante la gara di Abu Dhabi, non lo si è praticamente visto inquadrato dalle telecamere. È quello che succede a un pilota che, dopo aver colto la pole, riesce ad avere ragione del rivale partito dalla prima fila con lui e gestisce la corsa totalmente indisturbato. Oggi la F1 è di Max Verstappen. E gli altri possono solo stare a guardare.
Carlos Sainz finisce di diritto tra i flop per essersi notevolmente complicato il weekend con l'estromissione alla Q1 rimediata nelle qualifiche di ieri. Partire dalle retrovie in una corsa in cui la Ferrari si giocava il secondo posto nel mondiale costruttori non è certamente la condizione ideale per deporre alla causa della Rossa. Va anche detto, però, che la strategia scelta per lui, con due stint con le hard in attesa di una Safety Car che non è mai arrivata, si è rivelata decisamente controproducente. A Carlos resta la soddisfazione di essere l'unico pilota non Red Bull ad aver vinto nel 2023. E non è poco.
La parentesi di Alfa Romeo come title sponsor della Sauber ad Abu Dhabi è giunta alla sua conclusione dopo sei stagioni. E questa storia non ha un lieto fine, visto che la scuderia di Hinwil non ha brillato nella gara di Yas Marina, restando bloccato nelle retrovie così come è successo frequentemente soprattutto nella seconda parte del campionato. La visione voluta da Sergio Marchionne termina con il diciassettesimo posto per Guanyu Zhou e il diciannovesimo per Valtteri Bottas, una delle delusioni di questa stagione. Ma di questo parleremo a tempo debito.
Certo, i tramonti di Abu Dhabi sono molto suggestivi. Però inquadrare l'orizzonte anziché le lotte in pista non è ideale quando c'è una gara di F1 in corso. Ancora una volta, la regia internazionale non è stata all'altezza del proprio compito, perdendo momenti cruciali. Tanto per fare un esempio, il sorpasso di Lando Norris ai danni del compagno di squadra, Oscar Piastri, non è stato trasmesso in diretta. Questo perché, come successo molto spesso nel corso della stagione, erano in corso ampi replay della partenza. Si può e si deve fare meglio.