Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Con la vittoria di Max Verstappen nel Gran Premio del Giappone 2023 di Formula 1, la Red Bull si aggiudica il secondo titolo costruttori consecutivo. Ma non siamo qui per raccontarvi la cronaca del GP, bensì per stabilre i top e i flop di Suzuka. Quindi, bando agli indugi.
Max Verstappen odia perdere. Ultimamente gli capita di rado, ma quando succede si assicura che non capiti più. La cattiveria extra che Verstappen ha mostrato a Suzuka era figlia della voglia di mangiarsi la concorrenza in un boccone solo, dimostrando con i fatti che il weekend sottotono a Singapore ha rappresentato un'eccezione in una stagione straordinaria. Max ha concluso la gara con 19 secondi di vantaggio sul primo inseguitore, Lando Norris. Ma soprattutto ha sostanzialmente vinto da solo il mondiale costruttori per la sua Red Bull. Questa è la F1 di Max, e gli altri la stanno solo guardando.
Chi avrebbe potuto immaginarsi dopo il suo inizio di stagione disastroso che la McLaren potesse cogliere un doppio podio nella seconda parte della stagione? Era difficilissimo ipotizzarlo, ma a Woking non si sono arresi, lavorando per colmare quelle mancanze che strozzavano le potenzialità dell'ottima coppia composta da Lando Norris e Oscar Piastri. Non ce ne voglia Lando, ma non possiamo che sottolineare la prestazione di Oscar su una pista tecnica e sfidante. Siamo sicuri che il podio colto da Piastri a Suzuka sia il primo di una lunga serie.
Dopo qualche gara sottotono, a Suzuka Charles Leclerc ha rialzato la testa, dimostrandosi più efficace del suo compagno di squadra. Il quarto posto colto in Giappone non sarà la vittoria ottenuta da Carlos Sainz a Singapore, ma il sorpasso da cineteca perfezionato su George Russell è una bella dimostrazione del suo talento, qualora ce ne fosse bisogno. Avanti così.
Sergio Perez a Suzuka ne ha combinata una più di Bertoldo. Evidentemente il contatto con Lewis Hamilton in partenza non bastava, visto che Perez, non contento, ha ben pensato di rovinare su Kevin Magnussen quando quest'ultimo stava chiudendo la porta. Era necessario buttarsi d'istinto per passare una Haas, avendo a disposizione una Red Bull? Perez ha perso la testa nel giorno in cui la sua scuderia ha vinto il mondiale costruttori. Classifica, questa, che guiderebbe anche il solo Max Verstappen. Il che la dice lunga sull'apporto del messicano alla causa della scuderia di Milton Keynes.
Logan Sargeant continua a non deporre a favore della causa della sua conferma in Williams. Non solo Sargeant ha costretto la Williams a ricostruire la sua monoposto da finire in penalità per aver sostanzialmente portato in pista una terza macchina, ma ha pure pasticciato moltissimo in gara. Il bloccaggio che l'ha fatto rovinare contro Valtteri Bottas è indicativo della forma attuale di Sargeant. Visto il livello medio alto della F1 di oggi, chi è anche solo leggermente inferiore annaspa. È il caso dell'americano, che francamente non merita un sedile per il prossimo anno.
La Mercedes perde punti nel mondiale costruttori rispetto alla Ferrari per delle leggerezze strategiche che non ci aspetteremmo da un team capace di vincere otto titoli costruttori consecutivi. Lasciar correre liberamente George Russell e Lewis Hamilton con Carlos Sainz in avvicinamento non aveva alcun senso. Hamilton, più veloce con le sue hard più fresche, avrebbe dovuto essere agevolato subito. Non imponendo immediatamente a Russell di lasciare strada al compagno di squadra, la Mercedes ha condannato Russell a non avere scampo su Sainz. Ma la stessa strategia a una sosta scelta per George è stata poco lungimirante.