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Max Verstappen ha raggiunto quota 10 vittorie stagionali, di cui otto consecutive, aggiudicandosi il Gran Premio del Belgio 2023 di Formula 1. Noi, però, non siamo qui per raccontarvi la cronaca della gara, bensì per stabilire i top e i flop di Spa. Quindi, bando agli indugi.
Max Verstappen è imbattuto dallo scorso 30 aprile. Tre mesi in cui, a prescindere dai vari imprevisti nei weekend di gara, il campione del mondo in carica ha esercitato un dominio schiacciante. Il fatto che sia scattato dalla sesta posizione per via della sostituzione del cambio sulla sua Red Bull RB19 è risultato irrilevante. Per mettere pepe a una gara solitaria, Max ha suggerito al suo ingegnere di pista, Gianpiero Lambiase, di effettuare un'altra sosta, "per un pit stop di allenamento". E non vogliamo essere nei panni di chi gli dirà che ha perso il giro più veloce in gara, strappato da Lewis Hamilton. Perché Max non vuole lasciare nemmeno la briciola più piccola agli altri. Cannibale.
Scattato dalla pole position nella gara di oggi, così come aveva fatto nel 2019, Charles Leclerc sapeva perfettamente di non avere le possibilità di quattro anni fa. Ma ha portato a casa un podio buono per il morale di una Ferrari che, dall'altra parte del box, ha accusato il ritiro di Carlos Sainz. Dare battaglia alle due Red Bull di Max Verstappen e Sergio Perez rappresentava una missione impossibile. Ma Charles ha consolidato il suo terzo posto senza concedere nulla a Lewis Hamilton, pur dovendo guardare ai consumi della benzina a fine gara. Il massimo a cui possono aspirare gli altri è il terzo gradino del podio. E oggi è stato suo.
Un piccolo punticino sembra una cosa da nulla, ma per l'Alpha Tauri, attualmente ultima nel mondiale costruttori, un decimo posto è un risultato da incorniciare. Dopo la gara in Ungheria, c'era chi dava già per spacciato Yuki Tsunoda, visto l'arrivo di Daniel Ricciardo. Ma a Spa, pista sicuramente non di facile interpretazione, in particolare con il meteo pazzerello di questi giorni, Tsunoda ha mostrato un buon passo e una grande maturità in pista. È un'ulteriore dimostrazione della crescita di un pilota spesso sottovalutato.
La Williams sul dritto a Spa era poderosa. Ma il problema è che la monoposto della scuderia di Grove, negli altri tratti della pista, faticava moltissimo. Questo ha fatto sì che Alexander Albon e Logan Sargeant vivessero una gara parecchio movimentata, tra sorpassi e controsorpassi. Ma non sono arrivati dei punti, ed è sicuramente un grande rimpianto. La buona notizia per la Williams è che a Monza arriverà un'altra occasione per ben figurare, ancora più succosa di questa.
Sappiamo di essere severi con Sergio Perez, inserendolo nei flop a fronte del secondo posto conseguito a Spa. Però la gara in Belgio è stata l'ennesima riprova della discrepanza prestazionale tra il messicano e Max Verstappen. Una volta perfezionato il sorpasso sul compagno di squadra - eventualità ovvia, tanto che in sala stampa in Belgio sono partite scommesse su quando sarebbe successo - l'olandese ha accumulato un vantaggio impressionante. Alla bandiera a scacchi, erano distanziati di 22 secondi. Troppi, per un pilota che a inizio anno era convinto di lottare per il mondiale.