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Il Gran Premio dell'Azerbaijan 2023 di Formula 1 va in archivio con la vittoria di Sergio Perez, che si è messo alle spalle il blasonato compagno di squadra, Max Verstappen, e Charles Leclerc, che oggi ha colto il primo podio stagionale. Non siamo qui per raccontarvi la cronaca del GP, però, bensì per stabilire i top e i flop di Baku. Quindi, bando agli indugi.
Delle sei vittorie di Sergio Perez in carriera, cinque sono arrivate su un circuito cittadino. Non stupisce, quindi, che il buon Checo si trovi a suo agio sulla pista di Baku, su cui surclassò la concorrenza anche lo scorso anno. Perez è stato sicuramente agevolato dallo scalognato pit stop di Verstappen, fermatosi per la sua unica sosta poco prima che entrasse in pista la Safety Car a causa dell'incidente di Nyck De Vries. Ma è indubbio che Sergio avesse il passo e la verve per poter avere la meglio sul suo compagno di squadra. Il messicano è stato autore di una gara solida, con un solo piccolo brivido per un bacio alle barriere. E così, dopo il successo nella Sprint di ieri, Perez ha bissato oggi, dimostrando che, in circostanze particolari, puà battere Verstappen. Non ci illudiamo di poter vedere una vera lotta per il mondiale in casa Red Bull, ma diamo a Sergio quello che è di Sergio.
Imbattibile sul giro secco sulla pista che lo vide trionfante già in Formula 2 in circostanze personali molto difficili, Charles Leclerc a Baku è stato protagonista di una gara molto solida. Scattato dalla pole position, non ha potuto nulla contro i due uomini della Red Bull, che lo hanno superato senza fare un plissé. La Red Bull - bisogna essere onesti - è ancora su un altro pianeta, come illustrato perfettamente dal distacco rimediato da Charles. La buona notizia è che Leclerc, grazie a un'ottima gestione delle gomme hard, è riuscito a tenersi le spalle un arrembante Fernando Alonso, battendolo al suo stesso gioco. Così come Alonso, anche Charles ha adottato un approccio conservativo per poter dare il meglio di sé alla fine della gara. Una prova di maturità per un pilota che, alla quarta gara stagionale, conquista il primo podio.
Quella vecchia volpe di Fernando Alonso continua a stupire. La sua impressionante lucidità in gara gli consente, di fatto, di ragionare come se fosse un ingegnere di pista, anticipando le difficoltà degli avversari - vedi l'appunto sul graining di Lewis Hamilton - e dando persino suggerimenti sul bilanciamento dei freni al compagno di squadra, Lance Stroll. Alonso ha cercato di contenere quella verve che ad inizio gara gli ha fatto superare Carlos Sainz insinuandosi come un gatto per poter tentare l'assalto a Leclerc sul finale della gara. L'impresa non gli è riuscita, ma i soli otto decimi di distacco che lo hanno separato da Leclerc al traguardo dimostrano che ci è andato molto vicino. E quei giri veloci fanno capire cosa potrebbe essere la F1 se i piloti non dovessero gestire così tanto le gomme.
Non ci sono attenuanti che tengano: il weekend di gara di Nyck De Vries è stato un disastro. Sicuramente per un rookie avere a disposizione una sola sessione di prove libere per mettere a punto un fine settimana intenso come quello del nuovo format della Sprint non è semplice. Ma bisogna anche ricordare che De Vries non è un debuttante qualunque. A 28 anni ha un'esperienza, pur maturata in altri campionati, che Oscar Piastri e Logan Sargeant si sognano. E, soprattutto, ha pure vinto un mondiale in Formula E. Un pilota come lui può e deve fare meglio, anche se la sua Alpha Tauri AT04 non è certo una saetta. Ma i talenti sono in grado di adattarsi al mezzo a loro disposizione, anche se è ben lontano da quello che vorrebbero.
Carlos Sainz esce dal weekend di gara di Baku totalmente demolito dal compagno di squadra. Non è tanto una questione di punti colti o posizioni ottenute, quanto di atteggiamento in pista. A fronte di un assetto aggressivo, in grado di fruttare solamente in una finestra di utilizzo molto ridotta, Sainz si è perso, non riuscendo a fare la differenza sul giro secco. Ma se la mancanza di feeling con la monoposto ha un influsso molto forte in qualifica, in gara Carlos avrebbe dovuto avere meno problemi. Sainz, però, è stato beffato da Alonso nelle fasi iniziali della corsa. E, a nostro avviso, non si è tenuto alle spalle Hamilton per meriti propri, quanto per il drag della Mercedes che non ha consentito a Lewis di passarlo. Carlos può e deve fare meglio.
Il weekend di gara dell'Alpine è stato da incubo. I problemi tecnici accusati da Pierre Gasly ed Esteban Ocon nell'unica sessione di prove libere del GP si sono tradotti in un fine settimana molto complicato, con partenze dalla pitlane per Ocon e un costoso errore in qualifica per un Gasly mai a suo agio. Così come già successo lo scorso anno, l'Alpine ha la tendenza di raccogliere molto meno del previsto in gara. Dopo il doppio zero dell'Australia, ci si aspettava una reazione di forza. E invece anche Baku non ha portato punti alla scuderia di Enstone.