Formula 1. Horner su Daniel Ricciardo: “In Red Bull non prima del 2025”

“È stato un po’ sfortunato all’inizio della gara – ha osservato Ricciardo - ma se si guarda al suo passo, e in particolare allo stint con le medie nella seconda parte della corsa, ha mostrato un ottimo ritmo. Penso che per un ritorno così in una situazione decisamente non semplice se la sia cavata molto bene”. Le aspettative, ha riflettuto Horner, erano aumentate dopo i test Pirelli svolti con la Red Bull a Silverstone. “Ed è riuscito a non disattenderle”.

Decisamente fuori schema rispetto al classico copione che vuole a Faenza piloti molto giovani, Ricciardo porta però con sé un bagaglio unico, come riconosce Horner. “Daniel in Alpha Tauri ha portato una grandissima esperienza, e potrebbe aiutare il team ad andare nella direzione giusta da pilota vincitore di GP qual è”. Viene però da chiedersi quanto possa durare la permanenza di Ricciardo in Alpha Tauri, soprattutto in relazione alle sue ambizioni.

“Il motivo per cui è stato assegnato il sedile a Daniel – ha osservato Horner - non è legato al fatto che lui nutra l’aspirazione di restare in Alpha Tauri a lungo termine. Vede questa opportunità come il metodo più efficace per tornare in un top team”. In molti hanno ipotizzato che Ricciardo possa già accasarsi in Red Bull per la prossima stagione, ma stando a quanto sostiene Horner le tempistiche sono diverse.

“Chiaramente l’obiettivo è quello di guadagnare un sedile in Red Bull nel 2025, quando ci sarà un posto libero. Daniel ha l’opportunità da qui alla fine dell’anno di dimostrare di non aver perso smalto. E quel punto decideremo se resterà per altri 12 mesi a Faenza”. “È chiaro che i piloti dell’Alpha Tauri, da quando si chiamava ancora Toro Rosso, arrivano nel team per valutare la loro idoneità per un sedile in Red Bull – ha puntualizzato Horner -. Daniel lo sa molto bene, e questo è il suo obiettivo. Ma non succederà prima del 2025”.

Il 2025 è un orizzonte ancora lontano, però. Il presente di Ricciardo, invece, vede una sfida decisamente impegnativa, su una pista di per sé complessa da interpretare, a maggior ragione con il maltempo. Ricciardo ieri ha concluso le qualifiche del GP del Belgio in diciannovesima posizione, dopo che gli era stato cancellato un tempo per via del mancato rispetto dei track limits. Ma sono proprio prove difficili come questa a far crescere i piloti. O, nel caso di Ricciardo, a far ritrovare lo smalto perso.